Assicurazione RC Auto, usano l’Intelligenza Artificiale per frodare le compagnie | Fatture da oltre 1.000€ inventate con la manipolazione dell’immagine
Intelligenza Artificiale in hype. Ma stavolta per frodare le compagnie. Il mondo dell’Assicurazione RC Auto sconvolto e sotto choc.
Se vogliamo trovare proprio un incipit che ha dato inizio all’invasione dell’Intelligenza Artificiale, la miccia che ha fatto esplodere l’AI ovunque, ci si potrebbe focalizzare su ChatGPT, il bot che da novembre 2023 ha innescato una corsa pazza a un’Intelligenza Artificiale che ha diviso sin dall’inizio.
C’è chi la reputa un problema, altri una soluzione. Sta migliorando sensibilmente tutti i campi e i segmenti di mercato, questo va detto. Nel bene e nel male. Finché migliora gli smartphone e praticamente qualsiasi dispositivo, sorprende per i miglioramenti che porta all’intera comunità. Ma quando viene usata per frodare, allora sono dolori.
Il mondo delle Assicurazione RC Auto è sotto choc per ciò che sono riusciti a fare dei truffatori, grazie all’ausilio dell’Intelligenza Artificiale. I trucchi per cercare di ingannare le compagnie assicurative ci sono sempre stati, ma con l’AI si sono evoluti in maniera sesquipedale.
La tecnologia usata per frodare le compagnie è stata spiegata da un interessantissimo report di Allianz, realizzato nel Regno Unito. E spiega molte cose, tra cui i motivi per cui le frodi assicurative sono triplicate nell’ultimo periodo. Un problema che non riguarda solo le polizze auto: riguarda un intero settore sotto scacco.
Come viene utilizzata l’Intelligenza Artificiale
Tutto parte dalla modifica delle immagini delle auto immacolate, trasformate in poco tempo in vetture incidentate, con il fine dichiarato di presentarle come prove per le assicurazioni che guardano quei capolavori, ignare molto spesso di cosa sta accadendo o è accaduto.
Nel report Allianz ha spiegato per filo e per segno che uno dei suoi clienti ha inviato la foto di un veicolo con evidenti (ma finti) danni al paraurti anteriore, presentando un reclamo accompagnato anche da una fattura di 1.000 sterline, quasi 1200 euro al cambio. In quella circostanza Allianz ha indagato scoprendo che l’immagine originale dell’auto era sul profilo social media del truffatore, evidentemente manipolata.
La triste conferma
Ci ha pensato Clearspeed a fugare i restanti dubbi: con l’aiuto della nota agenzia di analisi, infatti, Allianz ha scoperto un mondo finto per gli incidenti, tremendamente vero dalla quantità di truffe portate a segno. Da qui le drastiche misure per rallentare un fenomeno che si sta allargando paurosamente.
Fortuna che la tecnologia di Clearspeed sarà in grado di analizzare i modelli vocali dei potenziali truffatori per aiutare a determinare se il reclamo è reale, perché se ci si basa su quelle immagini, facile che si venga gabbati. Sembra tutto vero. Al di là del raggiro, è l’effetto go down che preoccupa ulteriormente. L’aumento de frodi comporta un incremento dei premi delle assicurazioni auto, che nel Regno Unito ha già visto un rincaro del 33%. Mica poco. È la triste conferma del lato oscuro dell’Intelligenza Artificiale.