Violenza domestica: chiedi subito la separazione se tuo marito ti ha fatto questo, anche solo una volta | La colpa ricade interamente su di lui, sentenza Cassazione
Negli anni abbiamo avuto modo di veder cambiare considerevolmente l’approccio al divorzio, ma se sei vittima di violenza domestica fari ricadere su di lui oneri e onori.
La violenza domestica continua a essere argomento di discussione a tutto spiano, mentre si richiedono leggi più severe per chi ne è vittima. Tutto questo mentre di giorno in giorno aumenta a dismisura il numero delle vittime, pressantemente donne, che subiscono maltrattamenti, abusi o che nel peggiore dei casi vengono uccise da chi afferma di amarli.
I casi giuridici in Italia, poi, solitamente mettono in atto molto spesso lo stesso modus operandi: atti persecutori e violenze durante l’intimità, stalking nel caso in cui si trovasse la forza di lasciare il compagno violento e poi, in casi estremi, la morte da parte di chi ha messo in atto la “violenza domestica“.
Le varie campagne di sensibilizzazione dirette alle vittime di violenza domestica, poi, fonda le radici sulla possibilità di “lasciare” il partner aggressivo, soprattutto diretto alle donne, nel tentativo di trovare il modo di farsi aiutare.
Non a caso, un nuovo sostegno arriva poi anche dalla Corte di Cassazione, la quale si è pronunciata sul divorzio addebitato al marito violento.
Cosa cambia nel divorzio se sei vittima di violenza domestica?
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, dunque, negli anni la giurisprudenza circa il divorzio è intervenuta in varie modalità, così come confermato dalla possibilità di aver un accesso un iter più veloce e chiudere subito il rapporto di matrimonio con il proprio partner.
In passato, poi, si è sempre preferito richiedere una separazione consensuale, la quale permette di suddividere anche eventuali spese processuali e legati, così sa evitare un addebito laterale, il quale arriva quando si identifica uno dei due coniugi come responsabile della separazione. Questo tassello, poi, può essere usato anche caso in cui ci si separa dal coniuge violento, così da incitare le donne vittime di violenza domestica a divorziare dal marito ma senza doverne pagare le conseguenze anche da un punto di vista economico.
La Cassazione interviene sul divorzio dal coniuge violento
Con la sentenza n. 12622 del 2024 la Cassazione ha condannato il marito violento ad adempiere al pagamento di tutti i gli oneri processuali derivanti dalla sentenza di divorzio.
Secondo quanto reso noto, dunque, il marito violento che stava già seguendo un altro iter processuale in ambito penale a seguito di atti persecutori è stato ritenuto anche unico responsabile della fine del rapporto matrimoniale con la moglie, costretta a subire i vari maltrattamenti e quindi a chiedere il divorzio per allontanarlo da casa. Sulla base di tale motivazione, dunque, la Corte di Cassazione l’condannato al pagamento di tutte le spese processuali per poi avere accesso anche a una sentenza di divorzio celere.