Arriva l’app contro la sosta selvaggia: la possono scaricare tutti per guadagnare 4€ a “soffiata” | In Italia diventi milionario
Un nuovo modo di combattere la “sosta selvaggia”: la tecnologia arriva in nostro soccorso, ecco l’app che tutti possono scaricare.
È molto più grave sia dal punto di vista pratico che giuridico, di quello che si può pensare. La pratica sempre più utilizzata da tantissimi automobilisti non è soltanto un esempio di inciviltà assoluta e una mancanza di rispetto nel prossimo.
E non è nemmeno inquadrabile in un problema di viabilità e di decoro urbano, o di sicurezza in quanto le auto sono parcheggiate in punti che ostruiscono la visuale e quindi creano un rischio per l’incolumità dei pedoni.
Chi pensa che la sosta selvaggia (parcheggiare in doppia fila ma anche fuori dalle strisce) possa far incorrere al massimo in una multa, si sbaglia di grosso. Può avere conseguenze molto più gravi. Quali? Può bastare la parola: reato!
Sì reato, perché se un automobilista lascia la propria auto in doppia fila o in una sosta che ostruisce il passaggio, per esempio, a un’ambulanza che trasporta un paziente a bordo, si va ben oltre la multa e la decurtazione di punti-patente. Idem se si blocca un passo carrabile. O si ostruisce il parcheggio destinato ai disabili. Per non parlare di interruzione di pubblico servizio.
Un’applicazione innovativa
Da circa un anno esiste un’applicazione che si sta espandendo a macchia d’olio: ti ricompensa se scatti una foto e mostri la sosta selvaggia di un veicolo. Si chiama Scout Park, consente di contribuire a un ambiente di parcheggio migliore, con ricompense in denaro.
Se colui che si è registrato all’app in questione, con tanto di account, avvistare un’auto parcheggiata dove non dovrebbe essere e scatta una foto: ti pagano nel momento in cui la violazione viene confermata.4
Dati alla mano, una svolta
A Uppsala, la quarta città più popolosa della Svezia da cui è partito tutto, è stata un successone: utenti super soddisfatti e ricompensati con 50 corone a foto, circa quattro euro, tanto per farsi due calcoli.
Attualmente l’app si può scaricare dallo Store di Google, necessita di uno smartphone Android, di almeno 16 anni di età e una sorta di codice fiscale. In Italia se la scaricate vi appare la dicitura “Questa app non è disponibile per nessuno dei tuoi dispositivi”, probabilmente bisogna ancora attendere che arrivi nel nostro paese. Le domande sorgono spontanee: voi la scarichereste? E ancora: quanti soldi si potrebbero fare nel nostro Paese?