Ricatto affettivo, da ora è reato: se dici abitualmente queste cose al tuo partner rischi multe fino a 4.000€ | Se ti registrano sei rovinato
Hai mai sentito parlare di ricatto affettivo? Da qualche tempo a questa parte è diventato un reato vero e proprio.
Negli anni la giurisprudenza italiana ha cambiato la gestione e le pene di vari reati, attualizzando la norma così da rendere perseguibili civilmente e penalmente atteggiamenti che un tempo non erano considerati reati.
Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo, non a caso, è rappresentato dal reato di calunnia accogliendo in questa platea eventuali attacchi personali che arrivano mediante social e non solo.
In questo calderone rientra anche il ricatto affettivo, ormai considerato un reato perseguibile con pene severe, come una somma che può arrivare fino a 4000 euro.
Ecco di cosa si tratta nello specifico e come poter agire in tal senso, così da proteggere sé stessi da chi ci ha messo sotto ricatto “emotivo”. I vari legislatori hanno deciso di intervenire in tal senso in modo protettivo per le vittime di ricatti che arrecano un danno alla persona, il tutto attraverso violenza e minacce psicologiche e persecuzioni fisiche.
Il ricetto emotivo diventa reato, ecco cosa si rischia
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, la giurisprudenza italiana è intervenuta in casi diversi per la gestione di eventi che oggi sono considerati dei reati veri e propri. Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo, inoltre, è rappresentato persino dalle truffe sentimentali e dal reato emotivo, su cui concentreremo la nostra attenzione oggi.
Nel caso di ricatto emotivo ci troviamo di fronte una vera e propria estorsione messa in atto nei confronti della propria vittima, puntando al suo aspetto emotivo e sfruttando al massimo l’influenza ed eventuali sentimenti. Un meccanismo di “estorsione”, il quale diventa ufficialmente reato perseguibile dalla legge.
Ecco cosa rischi con il ricatto emotivo
Trattandosi di una vera e propria estorsione, disciplinata dal codice 629 del codice penale, la vittima che presenta denuncia deve fornire prove documentali che possono essere conversazioni WhatsApp, su altro social ecc… al tempo stesso deve presentare anche la prova documentale di eventuali pagamenti effettuati all’aguzzino che gli ha tenuti sotto ricatto fino a quel momento.
Una volta attestata la sussistenza del reato, infine, chi è attratto profitto sugli atti recando un danno tramite tramite violenza e minacce sarà condannato al pagamento di una multa che va da 1000 a 4000 euro e non solo, dato che è prevista anche la misura della reclusione in carcere da cinque ai 10 anni.