Conto corrente cointestato, la peggior scelta che tu possa fare | Prenditi i soldi e chiedilo subito, il Fisco è già in agguato
Conto corrente cointestato, questo può rappresentare la scelta peggiore in caso di successione. Ecco alcuni validi motivi per cui dovresti chiuderlo subito.
La giurisprudenza italiana in caso di successione ha cercato di disciplinare i vari casi in cui per la suddivisione dei beni appartenenti al de cuius e lasciati in eredità, in modo tale da garantire gli eredi una porzione equa dei propri averi tenendo sempre conto del coniuge è rimasto in vita.
Iniziamo subito dicendo che l’eredità del de cuius è soggetta a una distinzione fondamentale che riguarda anche il coniuge: facciamo riferimento a un eventuale separazione o comunione dei beni. Questa sostanziale divisione determina la percentuale di eredità che viene suddivisa tra il coniuge e gli altri eredi.
Per capire meglio quanto stiamo dicendo, in comunione dei beni il 50% dei beni rimane in possesso al coniuge vivente in quanto ne era già proprietario precedentemente, il rimanente 50% e viene suddiviso tra lui e gli altri eredi in eguale percentuale. Tutto ciò non avviene in caso di separazione dei beni, dove il coniuge diventa un erede come gli altri.
Quanto detto, poi, si riflette anche sul conto corrente soprattutto nel momento in cui questo è cointestato tra due persone, come nel caso di parenti diretti.
Fate sempre attenzione ai conti correnti cointestati
Ricordiamo che i conti correnti cointestati esistono in due forme, ovvero conto deposito con firma disgiunta e congiunta: nel primo caso si ha piena autonomia di agire mentre secondo l’operazione deve essere svolta con il parere positivo dei contestatori.
Questa distinzione andrà a determinare la sopravvivenza del conto corrente quando uno dei due contestatari viene a mancare. Nel caso di conto corrente con firma congiunta, dunque, alla morte di uno dei due intestatari verrà bloccato fin quando non saranno effettuate tutte le pratiche della successione; quindi, il denaro contenuto al suo interno non potrà essere toccato in alcun modo finché non sarà presentata la dovuta documentazione. Dopo aver effettuato quanto segue, dunque, gli eredi del de cuius e l’altro intestatario possono decidere di chiudere il conto, oppure, lasciarlo attivo solo per una delle due parti o per entrambi, sempre a seconda dei propri interessi.
Cosa succede in caso di eredità con i punti cointestati?
Nel caso di firma disgiunta, dopo la morte del de cuius l’altro intestatario che è rimasto in vita potrà agire tranquillamente sul fondo di effettuare le operazioni necessarie.
La cosa da tenere bene in mente in casi come questi, però, riguarda la percentuale di somma da ricondurre al de cuius dal quale gli eredi potranno chiedere conto ed eventuale liquidazione. Anche in questo caso il conto congiunto in banca va chiuso con consenso di tutte le parti coinvolte, oppure decidere il suo destino in altro modo. Per evitare di imbattersi in questa trafila burocratica, comunque sia, il consiglio è quello di chiudere subito il conto corrente cointestato ed effettuare due separati così da essere sempre liberi e autonomi.