WhatsApp, perché l’11 Aprile ha segnato una svolta storica ma non te ne sei accorto
WhatsApp non smette mai di stupire e il nuovo aggiornamento reso disponibile l’11 aprire cambia davvero ogni cosa, ecco di cosa si tratta.
Sta per diventare realtà l’interoperabilità, ovvero la possibilità di inviare e leggere i messaggi da altre applicazioni da Telegram a WhatsApp e viceversa, anche se ancora non è attivabile per tutti gli utenti.
Nel frattempo, però, è arrivato anche un altro importantissimo aggiornamento che riguarda la direttamente l’utente che usa l’applicazione di messaggistica.
Si tratta quasi di una marcia indietro indietro per amplificare il controllo sugli chi usa davvero WhatsApp nel quotidiano, una notizia che da questo punto di vista è stata accolta in modo positivo.
Non a caso, sono già numero gli utenti che stanno cercando di capire come funziona questo nuovo aggiornamento e cosa cambia davvero, in quanto saremo costretti a presentare alcuni nostri documenti personali.
WhatsApp si aggiorna ancora
Durante gli ultimi mesi sono stati segnalati numerosi aggiornamenti messi in atto con l’applicazione di messaggistica più famosa al mondo, la quale ha cambiato in parte il suo aspetto e introdotto nuovi metodi per utilizzare l’Intelligenza Artificiale per creare gif e non solo.
Nel frattempo, viene fornito un nuovo mezzo per la tutela dei minori che usano WhatsApp che coinvolge in modo diretto i genitori o tutori legali. Si tratta di una verifica dell’età dell’utente che usa l’app, compresi i dati della persona responsabile del minore in questione. Ecco di cosa si tratta nello specifico.
Dall’11 aprile cambia tutto su WhatsApp
Secondo quanto reso noto dalla stampa, dall’11 aprile è diventato esecutivo e nuovo controllo in merito all’utilizzo dell’applicazione di WhatsApp per i minori. Facciamo riferimento a una verifica che viene fatta da WhatsApp che si presenta come una vera e propria tutela, la quale deve essere effettuata seguendo dei passaggi specifici con tanto di documentazione annessa.
Nel momento in cui un minore si registrerà su WhatsApp con i suoi dati personali, riferendo anche l’età, verrà inviata una mail al genitore o a chi ne fa le veci. In questo documento, dunque, sarà richiesta la prova del numero in questione che deve appartenere all’intestatario, presentando la sussistenza dei pagamenti telefonici, il tutto non finisce di certo qui. Insieme a questi documenti, WhatsApp chiederà una copia del certificato di nascita del genitore o tutore legale, così come la prova della data di nascita del minore. Solo nel momento in cui verranno forniti tutti i documenti in questione, WhatsApp renderà disponibile l’utilizzo dell’applicazione all’utente che non ha ancora raggiunto la maggiore età.