Fringe benefit, li avevano promessi ma solo il 30% delle aziende li concede | 3.000 euro a testa in fumo
Avete mai sentito parlare di fringe benefit? Probabilmente no, eppure sono studiati appositamente come strumento di aiuto per i cittadini lavoratori.
In questi anni lo Stato Italiano ha sempre cercato di essere dalla parte dei cittadini nel tentativo di fornire loro un supporto per le spese quotidiane che devono essere affrontate, come il pagamento dei beni di prima necessità.
La conferma di quanto detto, non a caso, arriva anche dai vari buoni che sono stati messi a disposizione del cittadino, i quali hanno potuto avere accesso all’incentivo economico anche a seconda della propria situazione reddituale.
Inoltre, sono stati stanziati anche buoni pasto e buoni spesa, da poter usare in vari supermercati a seconda delle proprie esigenze, anche se in molti casi questi hanno un peso considerevole sul reddito di chi ne usufruisce.
Poi, ci sono anche i fringe benefits, ancora poco conosciuti ma che potrebbero avere davvero un rivolo positivo per le tasche degli italiani.
Comsa sono i fringe benegits?
Nel momento in cui parliamo di fringe benefit facciamo riferimento a un famoso strumento di walfare aziendale che viene messo a disposizione dei lavorato. Si tratta un buono d’acquisto esente da Irpe e persino da addizioni comunali e regionali.
I fringe benefiti possono essere utilizzati per acquistare alimenti, fare carburante e anche per tutto ciò che serve per l’istruzione e la genitorialità. Non a caso, il maggior successo per questo tipo di benefit è arrivato nel 2020 con la pandemia da Covid, quando numerose aziende li hanno messi a disposizione dei loro dipendenti.
Perché i fringe benefit non hanno riscosso molto successo?
Secondo quando sono nato da The European House-Ambrosetti sono inventato percento su un campione di 273 aziende ha deciso di investire su fringe benefit, tutto questo per un timore di malcontento tra i lavoratori evitando di causare eccessiva differenza tra singoli e nuclei familiari.
Con la Legge di Bilancio del 2024, però, decise di aumentare l’aumento della sua tassazione per chi attualmente non ha figli carico cercando di favorire così una maggiore adozione dei fring benefit, nel tentativo di far aumentare il consumo di questi buoni tra i lavoratori italiani. Un dato del tutto positivo che non andrà a incidere sul reddito del lavoratore e non solo, dato che anche le aziende potranno trarre il maggior commento una volta che vengono messe a disposizione durante l’anno lavorato.