Naspi, nuovo aggiornamento degli importi: ora passano questo assegno
Novità in arrivo per coloro che hanno diritto alla Naspi, sono stati aggiornati gli importi mensili con un cospicuo aumento.
Si torna a parlare di Naspi e dell’aiuto concreto che rappresenta per gli italiani che hanno perso il lavoro. Facciamo riferimento a un incentivo economico ideato proprio per facilitare le condizioni di vita del diretto interessato in attesa di trovare un altro impiego.
La Naspi riguarda prevalentemente coloro che hanno lavorato nel privato, dimostrando il rapporto del lavoro continuativo, presentando la documentazione necessaria.
Negli anni, poi, sono stati effettuati diversi cambiamenti in merito a questo incentivo rinominata anche come “disoccupazione” così da essere sempre adeguato al fabbisogno del singolo anche quando serve per sopperire alle necessità quotidiane.
Sulla base di tale motivazione, dunque, ecco che arriva una nuova grande novità che vede al centro della scena l’assegno mensile che arriva con la Naspi.
Ancora aggiornamento per la Naspi
Cogliamo l’0ccasione per ricordare che la Naspi viene liquidata dall’Inps per la compensazione della perdita dello stipendio. Non a caso, questi incentivo economico viene calcolata su una base ben specifica, tenendo conto di alcuni aspetti fondamentali della carriera del lavoratore.
In particolar modo, facciamo riferimento al calcolo dello stipendio che il lavoratore ha ricevuto negli ultimi 4 anni dal suo datore di lavoro prima di venire licenziato. Un calcolo che recentemente è stato aggiornato in linea con lo stipendio della persona. L’obiettivo rimane sempre quello di essere di supporto agli italiani durante un periodo di transizione tra il lavoro perso, in attesa di trovare un nuovo impiego rimettendosi in carreggiata. Un supporto che, solitamente, può durare dai 12 ai 24 mesi.
Ecco a quanto ammonta l’assegno Naspi
L’assegno Naspi, dunque, è la somma della formula di Retribuzione Mensile/Numero di settimane di contributi per il coefficiente del 4,33. La somma che otterremo è da ricondurre al 75% dello stipendio che il lavoratore riceva, perdendo solo il 25%. Al tempo stesso, poi, non va dimenticato che, trascorso un determinato periodo, l’assegno della Naspi scenderà man mano che si avvicina alla fine mesi per i quali viene concesso.
Inoltre, secondo quanto reso noto in merito, l’assegno della Naspi potrà anche superare la quota dello stipendio medio ma solo quando questo risultava essere davvero molto alto. Infine, la somma della Naspi, dato l’adeguamento degli ultimi anni, può arrivare a un importo massimo di 1550,43 euro.