Pannelli fotovoltaici con accumulatore: se l’obiettivo è risparmiare non ti conviene | Rientri nell’investimento dopo 39 anni
Negli ultimi anni si è tanto parlato di pannelli fotovoltaici con piano accumulo dell’energia, ma conviene davvero come tutti dicono?
Il risparmio energetico e la ricerca di energie ecosostenibili ha spinto l’attenzione verso gli impianti fotovoltaici nelle case private degli italiani e non solo. È sufficiente fare un giro con la macchia in città e, principalmente nelle periferie, per vedere come i tetti di moltissime case sono costellati, appunto, da pannelli fotovoltaici.
Un dato, questo, che negli ultimi anni è aumentato considerevolmente, insomma, una vera rivelazione con la quale si cerca di risparmiare sulla spesa mensile sulle bollette della corrente elettrica. Il tutto, però, non finisce di certo qui.
Circa l’effettivo risparmio in termini monetari è giusto, quanto doveroso, entrare nel merito della questione e cercare di spiegare come funziona la gestione dei pannelli fotovoltaici.
Questi possono diventare davvero preziosi per le nostre abitazioni, ma solo con il giusto investimento e un corretto utilizzo. Ecco cosa dobbiamo sapere in tal senso.
Impianti fotovoltaici e impianti di accumulo: possiamo risparmiare davvero?
Domanda dalla risposta davvero complicata, soprattutto se il nostro obiettivo è davvero quello di risparmiare. Innanzitutto, va spiegato che l’impianto fotovoltaico viene studiato a seconda del tipo di abitazione di riferimento ed esigenze del nucleo familiare, tendo conto anche dei pannelli che il tetto può contenete. Altra nozione da tenere in conto è quella riguardante il costo, dato che un impianto fotovoltaico non è di certo a buon mercato. Secondo quanto reso noto da stime ufficiali, sembrerebbe che il preventivo di un impianto base parte da 4000 mila euro, che con la batteria aggiunta può anche arrivare a un totale di 20.000 euro che scenderanno a 10.000 con le detrazioni fiscali.
Insomma, una spesa non indifferente che richiede un certo tipo di investimento, numerosi italiani hanno potuto trarne vantaggio grazie al bonus 110%, essendo previsti nel piano di investimento e rinnovamento energetico dell’abitazione. Al tempo stesso però, nonostante la migliore delle premesse, il fotovoltaico non rappresenta un reale investimento conveniente se il nostro obiettivo è quello di rientrare il prima possibile nell’investimento.
Altro che recuperare i soldi investiti, fai attenzione al fotovoltaico
La “convenienza” del fotovoltaico è arrivato realmente per coloro che hanno potuto usufruirne attraverso il Superbonus 110%, così come spiegato in precedenza. Nel caso in cui avessimo provveduto noi in prima persona all’istallazione, con tanto di batteria e la possibilità di un contratto con scambio con su posto per la corrente, sappiate che un piano di rientro delle spese può rappresentare un piano utopico.
Quanto detto, inoltre, dipende dal fatto che l’energia ottenuta dal fotovoltaico va utilizzata subito durante la giornata, mentre ciò che abbiamo accumulato con le batterie servirà solo per il mantenimento degli elettrodomestici già attivati in precedenza. Sulla base di tale motivazione, dunque, il presunto rientro investimento fatto, tendo conto del consumo effettuato ogni giorno, potrebbe arrivare dopo ben 40 di utilizzo.