Dichiarazione dei Redditi 2024: se sei in questa lista di contribuenti perderai un fiume di soldi | È l’annus horribilis
Pessime notizie per i contribuenti italiani: nella Dichiarazione dei Redditi 2024 una lista di cittadini perderà la vantaggiosa detrazione.
La Dichiarazione dei Redditi è un documento che i contribuenti devono presentare ogni anno all’Agenzia delle Entrate per documentare i propri redditi e le proprie spese.
Essa risulta anche utile al fine del diritto alle detrazioni (ovvero gli sconti sulle tasse) previste per alcune tipologie di spese, come quelle sanitarie, universitarie, assicurative, previdenziali, edilizie ed energetiche. Le detrazioni corrispondono in genere al 19% delle spese sostenute, eccedenti la franchigia di 129,11 euro.
Per semplificare l’adempimento, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti il modello 730 e il modello Redditi precompilati, che contengono già diversi dati inseriti automaticamente.
Il contribuente deve verificare se i dati sono corretti e, se necessario, modificarli o integrarli. Poi, può inviare la Dichiarazione direttamente all’Agenzia delle Entrate, oppure rivolgersi a un CAF o a un professionista abilitato. Negli ultimi anni, però, sono molti i cittadini che hanno vissuto un momento di profonda crisi esistenziale, legata per lo più alla perdita del lavoro o alla stagnazione finanziaria e professionale legata alla cassa integrazione, e di conseguenza essi potrebbero trovarsi incampienti in sede di versamento della rispettiva quota IRPEF. Cosa succede a questa fetta di contribuenti?
Dichiarazione dei redditi 2024: ecco cosa accade ai contribuenti incampienti
Le spese detraibili nel modello 730 in genere sono sempre le stesse, come quelle sanitarie, quelle relative agli interessi sui mutui e quelle sulle opere di ristrutturazione. Ma se le spese sanitarie vengono recuperate nello stesso anno in cui è presentata la Dichiarazione, i costi di ristrutturazione, ben più esosi, vengono spalmati nell’arco di più anni.
Ne consegue che il modello 730/2024 e il modello Redditi PF/2024 potrebbe contenere anche detrazioni relative a vecchie opere di ristrutturazione. Nel caso in cui un contribuente sia entrato in crisi nel 2023, però, potrebbe perdere la possibilità di recuperare le spese sostenute senza margine di intervento. I cittadini hanno infatti il diritto di detrarre la quota spettante nei limiti dell’IRPEF lorda che essi versano nello stesso anno cui fa riferimento la Dichiarazione dei redditi, ma meno reddito si produce, meno IRPEF si versa.
La perdita del lavoro penalizza i contribuenti incampienti
L’Agenzia delle Entrate ha stabilito che la quota annuale che non trova capienza nell’IRPEF versata non può essere utilizzata in diminuzione dell’imposta lorda dei periodi d’imposta successivi, né può essere richiesta a rimborso.
La detrazione, in buona sostanza, viene completamente persa, e i contribuenti potranno rivalersi solo negli anni successivi, dopo aver regolarizzato la loro posizione agli occhi del Fisco.