Caro benzina, ecco quanto ha incassato lo Stato lo scorso anno coi tuoi quattrini: il dato che gela il sangue
Caro benzina, emerge un dato preoccupante dopo il taglio delle agevolazioni fiscali varato dal Governo: mancia milionaria allo Stato.
Il caro benzina rappresenta una tematica spinosa per milioni di italiani, problema che si è accentuato nell’ultimo biennio dopo lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, e che costringe i cittadini a pagare prezzi sempre più alti per il rifornimento dei loro veicoli.
La cause principali del caro benzina sono le fluttuazioni sul mercato internazionale del petrolio, la fiscalità e la concorrenza, le tensioni geopolitiche, le decisioni dei Paesi produttori e, ovviamente, la fluttuazioni del cambio euro-dollaro, fattori che incidono attivamente sullo stile di vita dei consumatori finali.
In particolare, la fiscalità rappresenta l’aspetto più controverso dell’intero processo, in quanto determina pesanti rialzi sul prezzo dei carburanti a beneficio dello Stato.
In Italia, essi sono soggetti a diverse imposte, come l’IVA, le accise e le addizionali regionali e comunali, tasse che compongono circa il 60% del prezzo della benzina e il 50% di quello del gasolio, e che finiscono direttamente nelle casse del Fisco. Nel 2023 lo stop alle agevolazioni fiscali ha inoltre segnato un’impennata nell’importo riscosso indirettamente dalle Istituzioni: scopriamo a quanto ammonta nel prossimo paragrafo.
Nel 2023 lo Stato italiano ha incassato più di 38 miliardi sulla vendita dei carburanti
Il Centro Studi Promotor ha effettuato una ricerca che ha portato alla luce alcuni dati interessanti. Nel 2023 la spesa totale per l’acquisto di benzina e diesel si è attestata a 70,9 miliardi di euro, con un lieve calo rispetto al 2022, che ha totalizzato invece 71,1 miliardi. In compenso, la componente fiscale riservata allo Stato si è rivelata pari a 38,1 miliardi di euro a causa delle accise e dell’applicazione dell’IVA.
In paragone al 2022 la componente fiscale è aumentata del 22,7% a causa dello stop alle agevolazioni voluto dal Governo, mentre la componente industriale è calata del 18,1%. Un altro dato emblematico riguarda la differenziazione nella scelta dei carburanti: nel 2023 i consumi di benzina sono scesi a 11,1 miliardi di litri, mentre quelli di gasolio sono saliti a 28 miliardi di litri. Per quanto riguarda i prezzi alle pompe, la benzina è stata soggetta ad un aumento pari al 72,2%, mentre il gasolio è schizzato addirittura al +100,09%.
Come risparmiare sul carburante dell’auto
Per contenere la spesa dedicata al rifornimento di carburante, è preferibile optare per soste alle pompe bianche, ovvero le stazioni di servizio indipendenti che non fanno parte del circuito delle compagnie più note, e che vantano prezzi inferiori alla media.
Può risultare utile, inoltre, scaricare delle App che comparano i prezzi di diesel e benzina nelle diverse aree e che indicano le pompe più convenienti nei paraggi, come “Prezzi Benzina”, “Carburanti Italia” e “Benzina oggi”.