Eccesso di velocità, una di queste tre clausole annulla sempre il verbale | È un cavillo amministrativo
Se ricevi una multa per eccesso di velocità, hai alcune opzioni per fare ricorso: ecco quando decade legalmente la sanzione amministrativa.
Senza dubbio alcuno, il rispetto del Codice della Strada e dei limiti di velocità rappresenta un comportamento virtuoso che consente di scongiurare ingorghi, lesioni e pericolosi incidenti mentre si è alla guida di mezzi a 2 o 4 ruote.
In particolare, il superamento dei limiti stabiliti dalla cartellonistica può ridurre i tempi di reazione al volante e la distanza di frenata, e fare impennare al contrario la gravità degli eventuali sinistri, poiché gli scontri ad alta velocità hanno spesso esiti più disastrosi.
Inoltre, ignorare i limiti può comportare delle multe salate e la perdita di punti sulla patente di guida, fino a sfociare, nei casi più gravi, nella sospensione del documento o in azioni penali.
I controlli sono solitamente effettuati da dispositivi quali autovelox, telecamere di sorveglianza e sistemi di Cruise control a bordo, ma solo i primi 2 rappresentano una potenziale fonte di sanzioni amministrative. Il guidatore, però, ha la possibilità di effettuare ricorso, ma solo a determinate condizioni: ecco quando è possibile stralciare la multa.
Quando presentare ricorso al prefetto o al giudice di pace
Esistono alcuni cavilli assolutamente legali che invalidano l’assegnazione di una multa per eccesso di velocità, e il primo di essi coinvolge direttamente gli autovelox. Questi dispositivi devono essere chiaramente segnalati, e con debito preavviso, agli automobilisti, in modo da consentire loro di moderare la velocità. Inoltre, l’autovelox deve essere sottoposto ad una revisione periodica che ne attesti il funzionamento.
Se la multa arriva oltre i 90 giorni dall’infrazione contestata, poi, tale sanzione è da considerarsi nulla, e resta l’obbligo di inviarla all’indirizzo di residenza con comunicazione tramite raccomandata, soprattutto in caso di assenza temporanea del cittadino dalla propria abitazione. Il verbale, infine, deve riportare tutti i dettagli circa l’infrazione, pena la sua irregolarità. La Corte di Cassazione ha inoltre stabilito altri 3 casi in cui il ricorso non solo viene accettato, ma con ogni probabilità vinto dall’automobilista sanzionato: scopriamo di cosa si tratta nel prossimo paragrafo.
I 3 casi in cui la Cassazione considera la multa illegittima
La Corte di Cassazione ha precisato che la sanzione è da considerarsi nulla in assenza del provvedimento prefettizio, o nel caso di controlli su un senso di marcia non autorizzato da decreto.
Infine, la multa può essere stralciata anche se la strada non dispone delle caratteristiche per essere classificata come strada di scorrimento.