Truffa dello smartphone: ti scippano mille euro se rispondi all’SMS del medico | Nel mirino gli anziani
Allarme rosso per gli anziani: la nuova truffa con lo smartphone ha ridotto sul lastrico centinaia di cittadini.
L’avvento degli smartphone ha certamente semplificato la vita di milioni di cittadini, e consente di reperire velocemente e in quasi qualsiasi luogo amici e congiunti, nonché i colleghi di lavoro.
Questi dispositivi, però, sono recentemente diventati delle vere e proprie appendici del corpo umano, e seguono i loro legittimi proprietari negli ambiti più svariati, dalla semplice spesa al caffè al bar, senza trascurare locations come palestre e centri benessere.
Gli smartphone permettono inoltre i recuperare a tempo di record informazioni utili e di effettuare prenotazioni, anche quelle di natura medica.
Ed è proprio su questo che si stanno concentrando alcuni malfattori: in provincia di Parma è stata realizzata una truffa di proporzioni gigantesche che ha colpito in particolare gli anziani, con la complicità inconsapevole del loro medico di famiglia.
La truffa del medico curante
Negli ultimi mesi, in provincia di Parma centinaia di pensionati hanno ricevuto un SMS da un numero assolutamente tranquillizzante: la missiva elettronica giungeva infatti dal contatto del loro medico di famiglia.
Una volta aperto il messaggio, l’utente veniva a conoscenza che lo specialista aveva deciso di snellire le procedure per le visite e le prenotazioni, e necessitava di elencare tutti i dati dei suoi assistiti mediante una procedura online. Il testo indirizzava infatti i destinatari verso un link esterno, che a sua volta li conduceva ad un form che avrebbe dovuto essere compilato con i dati anagrafici e anche il numero di conto corrente bancario o postale. Gli ignari anziani, fidandosi ovviamente della finta richiesta del medico, hanno aderito in massa alla compilazione, dando così modo ai truffatori di agire in fretta e furia e di svuotare interamente i loro conti. Al momento è stata coinvolta solo la provincia di Parma, ma non si esclude che il tentato phishing possa espandersi anche ad altre zone d’Italia.
Come difendersi dalla truffa
Se si riceve un messaggio o una mail sospetta, è sempre consigliabile evitare di diffondere i propri dati sensibili, a maggior ragione quelli bancari, e di ignorare i link di cui non si conosce per certo la provenienza e lo scopo.
In secondo luogo, è sempre buona norma segnalare ogni anomalia ai Carabinieri o alla Polizia Postale: quest’ultima può infatti rintracciare i truffatori, regalando una tutela in più ai cittadini.