Smartphone: tra poco dovrai usarlo così | L’invenzione è da fantascienza
Elon Musk pronto a rivoluzionare completamente il panorama tecnologico: in arrivo modelli di smartphone in grado di leggere la mente?
Nato il 28 giugno del 1971 a Pretoria, in Sudafrica, Elon Musk rappresenta senza ombra di dubbio una delle personalità più influenti a livello mondiale, ed appartiene alla rosa degli uomini più facoltosi del pianeta.
Il visionario imprenditore ha infatti fondato diverse aziende di indubbia fama e fondato PayPal, sistema di pagamento poi rivenduto a peso d’oro a eBay, e varato la futuristica Tesla, che ha prodotto la prima automobile elettrica di alta gamma per il mercato globale.
Elon Musk è inoltre il fondatore e CEO di Space X, un’azienda aerospaziale che mira a rendere l’esplorazione del cosmo più accessibile e conveniente, nonché prima impresa del settore ad inviare un veicolo alla Stazione Spaziale Internazionale a costi ridotti. Ma non è tutto: l’imprenditore ha inoltre varato SolarCity, un’azienda specializzata nell’installazione di sistemi a energia solare, e Neuralink, progetto che sviluppa interfacce cervello-computer per migliorare le capacità cognitive.
Negli ultimi giorni l’opinione pubblica ha accolto con sorpresa (ma non troppa) la notizia della prima installazione di un chip in un cervello umano per scopi medici e di ricerca, operazione effettuata proprio da Neuralink. Questo dispositivo, della dimensione di circa una moneta, permette di leggere l’attività neuronale e trasmette segnali a un ricevitore, come un’autentica antenna wireless. E questa innovazione potrebbe ben presto rivoluzionare drasticamente il modo in cui la società si interfaccia con la tecnologia, permettendo interazioni intuitive e immediate senza l’impiego di arti anche con i comuni smartphone.
Ingegneria neuronale 2.0: Elon Musk traccia uno spartiacque
Secondo Elon Musk, il paziente su cui è stato effettuato il primo impianto di chip sta rispondendo benissimo ai trattamenti, e tale eventualità potrebbe impattare a breve nel settore medico mondiale, offrendo soluzioni del tutto innovative nei trattamenti di patologie quali la paralisi e le malattie neurologiche complesse.
Per non parlare dei risvolti nella cultura di massa: l’impianto del chip apre infatti la porta a prospettive del tutto nuove nelle interazioni tra uomo e macchina, come teorizzato nei romanzi di fantascienza degli anni ’60 e ’70. Secondo Musk, la simbiosi tra esseri senzienti e Intelligenza Artificiale è assolutamente auspicabile e persino prioritaria per il futuro della specie. Di conseguenza, Neuralink potrebbe ben presto sperimentare nuovi modi di comunicare con visori ottici e chip sottopelle, ma anche con i più banali computer e smartphone, creando sistemi di trasmissione dati istantanei e completamente touchless, in pieno stile “Black Mirror”.
Il confine tra tecnologia e buonsenso
Negli ultimi anni le innovazioni tecnologiche hanno goduto di un’impennata senza precedenti, e negli States (o in Cina) molti utenti sfruttano già i visori ottici in ambito casalingo o urbano, sia per scopi ludici che professionali.
C’è da chiedersi, però, se questa distopica china sia destinata ad apportare benefici reali e a lungo termine all’umanità, o se sia piuttosto destinata a tenere sotto scatto gli utenti, sempre meno avvezzi a mettere in campo le proprie skills per delegare invece ogni sforzo all’IA. Perché, da “Black Mirror” alla nave spaziale di “Wall-e” stipata di bipedi inetti, il confine può essere davvero labile.