Auto usata, arriva la truffa della chiave: ti cercano di intortare in questo modo | Non credergli mai
Mercato dell’automotive, è allarme truffe: con questo nuovo sistema i malintenzionati riescono a piazzare raggiri scandalosi ai danni dei compratori.
Negli ultimi anni il mercato delle auto ha subito un profondo processo di rinnovamento, eventualità legata anche alla diffusione sempre crescente di modelli elettrici o ibridi, in piena congiuntura con la svolta green auspicata dall’Unione Europea.
Molti conducenti, però, non si rassegnano ad abbandonare lo storico motore a scoppio, e lo dimostra anche l’impennata di vendite nel settore dell’usato, soprattutto se garantito.
Tale commercio, però, implica anche un ampio margine per i malviventi, che da mesi si occupano del contrabbando di pezzi di ricambio e cercano di piazzare anche clamorose truffe online.
L’ultima, a livello cronologico, riguarda proprio le vendite online di veicoli usati: esistono infatti numerosi portali in cui i privati possono sbirciare le occasioni disponibili e prendere contatti direttamente con i venditori, senza versare commissioni alle agenzie. Tali trattative, però, possono nascondere numerose insidie: secondo il portale madrileno “El Debate”, i truffatori hanno attuato un raggiro funzionale e assai rodato per spennare i potenziali compratori sprovveduti.
La truffa delle chiavi: ecco di cosa si tratta
Secondo recenti statistiche, il prezzo medio di un’auto usata supera di rado i 20.000 euro, anche presso i concessionari autorizzati alla rivendita, e il prezzo crolla drasticamente se si conduce una trattativa tra privati. Questo dato ha fatto ovviamente impennare le compravendite nel settore, con un relativo aumento dei tentativi di truffa online.
Ed ecco il modus operandi dei malviventi: essi pubblicano un annuncio in cui ufficializzano la vendita di un modello molto richiesto – come la Toyota Yaris o la Toyota Land Cruiser – e lo inseriscono sulle piattaforme virtuali dedicate. A corredo della descrizione, caricano inoltre una foto della stessa auto, pescandola direttamente da un motore di ricerca per le immagini, e provvedono a coprirne la targa. In seguito, quando il potenziale acquirente contatterà il numero inserito nell’annuncio, il truffatore riferirà di essere oberato di chiamate, e di non riuscire a rimuovere l’annuncio, creando un senso di urgenza nell’interlocutore. Egli sosterrà infine di essere disposto a tenere il veicolo da parte per il primo acquirente che spedirà un anticipo, solitamente fissato in alcune centinaia di euro. A tal punto, il compratore richiederà ovviamente di visionare di persona la vettura, in modo da accertarsi delle sue reali condizioni, e sulla fiducia spedirà la somma pattuita.
L’astuzia dei truffatori
Il truffatore, ancora una volta, si mostrerà incline ad incontrare le esigenze del compratore, ma aggiungerà anche che, al momento della chiamata, sua moglie si trova in viaggio, e che ha portato con sé le chiavi del veicolo.
La visita sarà perciò rimandata, dando modo al bonifico di giungere nel conto corrente o sulla carta di destinazione, e il truffatore potrà facilmente disperdere le proprie tracce sul sito, preparandosi ad intascare somme analoghe da altri acquirenti in buona fede.