Ricambi auto, non te li fanno più arrivare | Rimani a piedi per 6 mesi
Mercato dell’automotive paralizzato: la mancanza di ricambi fa impennare i furti e ritarda di molti mesi le riparazioni dei veicoli.
Negli ultimi mesi il panorama geopolitico in Medioriente ha infiammato l’opinione pubblica mondiale, con una particolare attenzione alle rappresaglie tra Israele e Palestina e al recente intervento degli Houthi nelle dinamiche belliche.
I ribelli yemeniti, infatti, hanno recentemente bloccato il traffico marittimo nella tratta del Mar Rosso, eventualità che ha originato, come rileva “La Repubblica” perdite complessive pari a 8,8 miliardi di euro al commercio estero italiano, ovvero circa 95 milioni di euro al giorno.
La Lombardia risulta essere la Regione più colpita dal rallentamento degli approvvigionamenti, in particolare nel settore dell’automotive: i pezzi di ricambio tardano ad arrivare, con conseguenti disagi per gli automobilisti e le officine, e una preoccupante impennata di furti nel mercato nero dei pezzi di ricambio.
La crisi mediorientale, perciò, sta impattando gravemente sull’intero comparto, come attesta anche un’eloquente nota di Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri.
L’analisi di Federcarrozzieri sulla crisi nel mercato dei ricambi
Dopo aver raccolto le testimonianze degli associati sul territorio, Davide Galli ha riferito a “La Repubblica”: “Numerose componenti delle automobili oggi in circolazione viaggiano su nave, e non possono essere sostituite da pezzi prodotti negli stabilimenti europei“.
E ha specificato: “È il caso, in particolare, dei cosiddetti laminati, ossia cofani motore, parafanghi, portiere, parti di scocca della carrozzeria, ecc., elementi essenziali delle riparazioni auto, in quanto rappresentano le prime parti delle vetture a essere danneggiate in caso di sinistro stradale. In assenza di tali elementi, il processo di riparazione si interrompe, poiché l’auto che ne è sprovvista non può circolare in sicurezza“. Federcarrozzieri ha inoltre rilevato un’impennata di furti delle suddette unità: “In questi giorni sempre più automobili arrivano nelle nostre autocarrozzerie depredate di pezzi come parafanghi, marmitte, specchietti, fanali e altre componenti essenziali“. I ricambi che scarseggiano maggiormente nella catena di fornitura appartengono ai brand automobilistici Renault, Nissan, DR, SsangYoung, MG e Lynk & Co.
La crisi si estende anche alle tariffe delle compagnie di assicurazione
Secondo l’associazione Assoutenti, i ritardi degli approvvigionamenti dei pezzi di ricambio si tradurranno in netti rincari da parte delle compagnie di assicurazione.
Si rischia infatti un’escalation nei prezzi delle polizze RC Auto, già rincarate del +7,8% nel 2023 e destinate ad aumentare di un ulteriore +5%, originando un esborso complessivo pari a 635 milioni di euro a danno degli automobilisti italiani.