Andare in pensione senza aver lavorato. Un’assoluta chimera diranno i più, eppure sembra non essere così.
Per poter un domani beneficiare di una pensione, come intendiamo noi nel senso più etimologico del termine, va da sé che sia una conditio sine qua non aver lavorato per anni, versando gli opportuni contributi allo Stato. Ma per coloro che non hanno avuto modo di lavorare, magari per problemi derivanti da causa di forze maggiori, che cosa spetta?
La mancanza di voglia, lo diciamo da subito per assoluto dovere di cronaca, non è e non sarà mai e poi mai uno scusante, dal momento che, come già detto più volte e in diverse sedi, non costituisce una possibile esenzione dal lavoro. Tuttavia si sente parlare, in maniera anche assai frequente, del mestiere della casalinga.
La cosa strana è che invece ora come ora sono anche tantissimi paradossalmente gli uomini che si trovano nelle posizione di non poter fare altro che i casalinghi, magari perché hanno perduto il lavoro, per tagli al personale o per fallimento della realtà per cui lavoravano e che sia impossibile reinventarsi o mettersi in proprio.
Sembra un controsenso, dal momento che non fa il o la casalinga sotto contratto pertanto non si possono percepire mensilmente dei soldi per questa mansione. Tuttavia pare che esista la possibilità che tale ruolo possa essere remunerativo per quanto riguarda un pensionamento futuro.
Parliamo di un vero e proprio fondo pensionistico casalingo, istituito per la verità dall’INPS nel lontano 1997. Per fare questo è necessario aver comunque versato dei contributi annui, ma in che maniera? Tutto ciò è possibile tramite delle apposite iscrizioni attraverso l’INAIL.
Si tratta di essere iscritti come già accennato all’INAIL per infortunio contro incidenti domestici, che purtroppo possono verificarsi e che possono anche in certi casi rivelarsi fatali. Allo stesso modo possiamo muoverci per quanto riguarda una lista dello stesso fondo pensionistico casalingo, versando una quota annua di 309, 84€ in comode rate mensili di 25,82€.
Inoltre il casalingo o la casalinga, durante il periodo può anche svolgere tranquillamente dei lavori part time, a patto che quest’ ultimi siano sufficienti ad un ammontare congruo alla pensione che si sta cercando di mettere insieme. In poche parole le ore di lavoro non devono superare le entrate massime per rimanere nel regime casalingo.