INPS, retromarcia sui titoli di Stato: ora calcolano tutto nell’ISEE | Vedrai migliaia di euro volatilizzarsi in un soffio
Brusco ribaltone del Governo sui titoli di Stato: scatta di nuovo la tassazione obbligatoria nella Dichiarazione Sostitutiva Unica.
Investire nei titoli di Stato presenta diversi vantaggi per i sottoscrittori. Essi sono considerati tra gli investimenti più sicuri, in quanto emessi da Istituzioni stabili, e offrono di conseguenza basse probabilità di default.
I titoli di Stato, inoltre, possono anche essere acquistati e venduti con facilità, opzione che fornisce flessibilità agli investitori, consentendo loro di convertire facilmente gli investimenti in contante quando necessario, e di pianificare la propria strategia finanziaria con largo anticipo.
Infine, i titoli di Stato offrono performances interessanti; è importante però sottolineare che i loro rendimenti potrebbero risultare sensibilmente inferiori rispetto ad investimenti ad alto rischio.
Vediamo quali sono le caratteristiche dei titoli di Stato e come si differenziano tra loro: negli ultimi giorni questi strumenti finanziari sono stati attenzionati dal Governo Meloni, con conseguenze tangibili sui risparmiatori.
Cosa e quali sono i titoli di Stato
Per titoli di Stato si intende una gamma di strumenti finanziari emessi dai Governi nazionali per foraggiare le proprie attività: essi rappresentano un debito che lo Stato si assume, con la promessa di restituire il capitale investito in un periodo di tempo limitato, e di pagare interessi regolari.
Questi documenti possono assumere diverse forme, come le Obbligazioni e i Buoni del Tesoro. Le Obbligazioni hanno una scadenza fissata ed offrono interessi periodici, mentre i Buoni del Tesoro presentano caratteristiche analoghe, ma offrono anche un rendimento fisso al momento della scadenza. Solitamente, gli investitori scelgono i titoli di Stato per la loro sicurezza e stabilità, e li utilizzano come componente difensiva nel loro portafoglio di investimenti. Negli ultimi mesi l’esecutivo aveva ventilato l’ipotesi di escludere le Obbligazioni e i Buoni del Tesoro in sede di dichiarazione ISEE, mossa che avrebbe consentito agli investitori l’accesso a vari Bonus e agevolazioni fiscali, e che ha segnato un’impennata nell’acquisto degli stessi. Il 12 gennaio 2024, però, il Governo ha compiuto una clamorosa marcia indietro. La circolare dell’INPS parla chiaro: tutti i titoli di Stato in possesso dei risparmiatori dovranno risultare nel computo della dichiarazione ISEE.
La nuova circolare dell’INPS sui titoli di Stato
Con il messaggio 165 del 12 gennaio 2024, l’INPS annuncia che, almeno per il momento, resta immutata la disciplina ISEE relativa al patrimonio mobiliare, con l’obbligo quindi di indicare nella dichiarazione il possesso dei titoli finanziari di Stato acquistati entro il 31 dicembre 2022.
Questa circolare implica che l’ISEE dei richiedenti in possesso di Obbligazioni e Buoni del Tesoro risulteranno ovviamente più alte, con il rischio di ridurre notevolmente la platea degli aventi diritto all’Assegno di Inclusione, al Supporto per la Formazione, ai vari Bonus stanziati e, ovviamente, anche alla carta servizi Dedicata a te.