24.000 euro di bolletta solo per questo fatidico errore: una pensionata ha rischiato un infarto | Danno orribile
Bolletta da record per un’anziana pensionata di Sassuolo, dopo lo shock arriva la denuncia: “C’è il rischio che avvengano tragedie”.
La condizione degli anziani in Italia rappresenta costituisce in molti casi un’autentica piaga sociale: molti pensionati vivono infatti sotto la soglia della povertà, e sono molto spesso abbandonati dalle rispettive famiglie, complici i frenetici ritmi di lavoro dei congiunti e l’impossibilità di provvedere autonomamente ai loro bisogni.
La crescente digitalizzazione, inoltre, li esclude sistematicamente da alcune attività di controllo e monitoraggio dei propri conti bancari, e in molti casi essi optano per la domiciliazione delle bollette per le utenze domestiche, affidandosi così ai calcoli delle relative compagnie.
L’automatizzazione del processo, però, non esclude alcuni errori di calcolo clamorosi, ed è quanto accaduto ad una pensionata 96enne di Sassuolo, in provincia di Modena.
La vedova Giuseppina Giavelli, infatti, ha ricevuto una bolletta dell’acqua che preannunciava un prelievo da capogiro dal suo conto: la società fornitrice le ha addebitato infatti la cifra record di oltre 24.000 euro.
Il caso della pensionata di Sassuolo: “Cose incredibili!”
Giuseppina Giavelli, da tempo vedova, è abituata a conferire regolarmente l’importo delle bollette per le utenze domestiche grazie alla domiciliazione bancaria, e solitamente quella relativa all’acqua si aggira sui 55 euro periodici. La pensionata ha quindi aperto con estrema tranquillità l’ultima bolletta ricevuta, salvo inorridire di fronte agli oltre 24.000 euro richiesti sul documento.
Giuseppina Giavelli ha in seguito spiegato a “La Gazzetta di Modena”: “Per fortuna che il mio cuore è ancora forte, altrimenti avrei potuto fare la fine di quella 88enne di Imperia che, nei giorni precedenti al Natale, ricevette una bolletta da 15.000 euro e venne colpita da infarto, morendo due giorni dopo. Sarebbe giusto controllare questi documenti, prima di spedirli. Il rischio che avvengano tragedie come quella di Imperia è troppo grave. Non voglio nemmeno pensare se non avessi aperto quella busta, anche solo per un ricovero in ospedale, come mi è capitato tempo fa, dato che avendo la domiciliazione bancaria questa cifra enorme sarebbe stata addebitata. Quanto tempo ci sarebbe voluto per recuperarla? Cose incredibili!“.
L’azienda fornitrice indaga sull’accaduto
Hera, la società erogatrice del servizio idrico, è stata in breve tempo contattata dal nipote dell’anziana, ed ha appurato che il vero importo della bolletta superava di poco i canonici 50 euro che quest’ultima era abituata a conferire.
La ragione della cifra record, infatti, era da ricondurre a una perdita nell’impianto privato della 96enne, che adesso potrà usufruire dell’apposito fondo per le fughe, ideato proprio per ovviare a questo genere di inconvenienti. La somma verrà quindi coperta quasi per intero, e Giuseppina Giavelli dovrà soltanto corrispondere l’importo esatto dei suoi consumi, più una piccola franchigia.