Addio risparmi: in queste Regioni gli aumenti saranno triplicati | Guai se sei tra questa lista di italiani
Previste per il 2024 alcune maggiorazioni in diverse Regioni italiane: scopri se fai parte della platea dei cittadini sfortunati.
A partire dal 2024, alcune Regioni italiane saranno sottoposte a delle variazioni delle aliquote IRPEF: se in determinate zone la percentuale resterà invariata o addirittura inferiore agli anni precedenti, in altre subirà una significativa impennata.
Come sappiamo, l’acronimo IRPEF sintetizza la più estesa formula Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, e consiste in una tassa sugli introiti personali introdotta nel 1974 che foraggia regolarmente le entrate fiscali del Paese.
La tassazione avviene in base ad aliquote progressive: chi guadagna di più, paga una percentuale più elevata sul proprio reddito. Ci sono fortunatamente anche diverse detrazioni e deduzioni disponibili per alcune spese, come le parcelle mediche e gli interessi sul mutuo.
Per quanto riguarda l’anno in corso, i cittadini di alcune Regioni dovranno sottostare a delle sensibili maggiorazioni dell’IRPEF: tutti i dettagli nel paragrafo successivo.
IRPEF 2024 suddivisa per Regioni
Nel 2024 le Regioni più tartassate dall’IRPEF saranno Lazio, Molise e Toscana: in queste zone i contributi sono stati aumentati per compensare i tagli alla sanità e le difficoltà economiche delle Amministrazioni locali. Se fino al 2023 la percentuale era dell’1,73%, nell’anno in corso essa passerà al 3,33%, almeno per tutti i lavoratori che vantano un reddito tra i 15.000 euro e i 40.000 euro. Nel Lazio, però, l’innalzamento dell’IRPEF si profila temporaneo, e la giunta Rocca ha annunciato che nel 2025 le percentuali potrebbero tornare ai livelli di guardia.
Nel resto del Paese, invece, le aliquote IRPEF si manterranno invariate, e saranno calcolate in base al reddito dichiarato da ciascun individuo. Tra le Regioni più fortunate citiamo inoltre la Basilicata, il Veneto, la Sicilia e la Sardegna, che applicano una percentuale pari all’1.23%. Ma come avviene il pagamento dell’IRPEF?
Come avviene il pagamento dell’IRPEF
L’IRPEF viene conferita tramite la ritenuta alla fonte sui redditi da lavoro dipendente, ovvero viene trattenuta direttamente dallo stipendio dal datore di lavoro.
Per quanto riguarda invece i lavoratori autonomi, o in possesso di altre fonti di reddito, essi solitamente devono effettuare dei pagamenti rateali o un saldo annuale tramite il modello F24. Per ogni altra informazione aggiuntiva, consigliamo di ricorrere alla consulenza di un CAF, di un commercialista oppure di reperire informazioni direttamente negli uffici di Agenzia delle Entrate, che sapranno fornire indicazioni più precise su ogni caso specifico.