Posto di blocco: lo fai involontariamente ma stai mettendo a rischio la tua vita | Se ti beccano rischi l’arresto
Attenzione massima ai posti di blocco: se commetti questo errore molto comune stai attuando un illecito grave.
Ogni automobilista, centauro o ciclista deve sottostare rigorosamente alle norme contenute nel Codice della Strada, in modo da preservare la propria sicurezza e quella degli altri utenti, contribuendo così alla fluidità del traffico.
I posti di blocco stradali, noti internazionalmente come checkpoint, rappresentano in tal senso un importante strumento per garantire la sicurezza pubblica e il controllo della viabilità, e risultano inoltre cruciali nel mantenimento dell’ordine pubblico.
In particolar modo, i posti di blocco risultano efficaci nel controllo e nella prevenzione di attività illegali, come la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ma servono anche a identificare e bloccare conducenti pericolosi o occupati in traffici illeciti di merci e persone.
Per questo motivo, è importante adottare sempre l’approccio corretto ai posti di blocco e agevolare il compito degli agenti coinvolti; migliaia di automobilisti, però, attuano regolarmente un comportamento diffuso e oltremodo pericoloso: scopriamo di che cosa si tratta.
L’ABC per affrontare i posti di blocco
Qualora l’automobilista incappi in un posto di blocco, egli deve tassativamente mantenere la calma ed evitare atteggiamenti nervosi o scostanti: essi potrebbero essere interpretati dagli agenti come sospetti, e prolungare perciò le tempistiche del controllo.
In secondo luogo, è necessario seguire le istruzioni delle Forze dell’Ordine e rispondere cortesemente alle richieste, fermando il mezzo qualora richiesto ed evitando di dare adito a manovre brusche. Con ogni probabilità, gli agenti richiederanno di visionare alcuni documenti, come la patente, la carta d’identità e l’assicurazione dell’auto, e potrebbero inoltre provvedere all’ispezione del veicolo. Eventuali obiezioni o controversie devono essere esplicitate in modo tranquillo e posato, facilitando le interazioni positive: è possibile infatti contestare in seguito le eventuali sanzioni attraverso i canali appropriati.
Il comportamento più pericoloso durante i posti di blocco
Tra gli automobilisti vige un codice di mutua solidarietà, e durante i posti di blocco molti di essi avvertono gli altri utenti circa la presenza delle Forze dell’Ordine con un segnale tacito ma inequivocabile: il lampeggiamento dei fari anteriori.
Sfanalare a chiunque proceda nella carreggiata opposta, infatti, avverte gli altri conducenti della prossimità dei controlli, e permette a questi ultimi di moderare la velocità e di allacciare con anticipo le previste cinture di sicurezza. Ma esiste anche l’eventualità che i guidatori avvisati siano potenziali malviventi, ed avvisarli consente loro di cambiare tragitto, oppure di prepararsi all’eventuale scontro fisico con gli agenti. Tale comportamento, quindi, risulta assai pericoloso per sé, per le Forze dell’Ordine e per gli altri utenti della strada, e l’articolo 153 del CdS prevede una sanzione che va dai 41 euro ai 168 euro per quanti utilizzino i dispositivi luminosi in modo improprio. Non è previsto l’arresto, ma trasgredire questa disposizione può rivelarsi davvero deleterio, a ragion veduta.