Contratti d’Affitto: questo errore ti fa rischiare di essere sfrattato all’istante | Lo fanno tutti
Attenzione a questa casistica molto diffusa nelle pratiche di affitto: se risulti inadempiente puoi finire in mezzo alla strada.
Il contratto di locazione è un accordo legale tra il proprietario di un immobile e il relativo conduttore, e stabilisce i termini e le condizioni della permanenza di quest’ultimo nello stabile affittato.
Nel suddetto contratto il locatore cede il diritto di utilizzo dell’immobile al conduttore previo il conferimento di un canone mensile di affitto, ed elenca i beni e gli elettrodomestici a disposizione dell’affittuario.
Le parti concordano quindi il periodo di locazione, specificando la data di inizio e di fine del contratto, l’importo del canone e le eventuali spese accessorie, come le utenze e le spese condominiali.
A tal proposito, è necessario specificare che le utenze per la fornitura di elettricità, gas naturale e acqua non devono necessariamente essere intestate all’inquilino. Alcuni affittuari firmano infatti dei contratti di breve durata, in quanto la loro vita professionale o privata li sottopone a frequenti spostamenti, e preferiscono evitare noiose trafile burocratiche, nonché il ricorrente pagamento delle pratiche di apertura. Se il locatore sceglie di anticipare le spese per le bollette, però, l’inquilino è sottoposto ad alcuni vincoli piuttosto stringenti, e in caso di inadempienza potrebbe anche ricevere lo sfratto: scopriamo perché.
Contratto di affitto: quando le utenze sono intestate al proprietario di casa
Se il conduttore vuole evitare la trafila delle volture e si accorda con il locatore affinché le utenze rimangano intestate a quest’ultimo, il contratto è da considerarsi comunque valido, ma questa soluzione potrebbe creare al proprietario non pochi problemi. In primis, le eventuali inadempienze economiche da parte dell’affittuario: il titolare della mura dovrà periodicamente richiedere un rimborso per le spese sostenute in sua vece per acqua, gas e luce, e il conduttore potrebbe ritardare, o peggio trascurare completamente, di adempiere al pagamento.
In questo caso l’affittuario è tenuto a corrispondere non solo la somma dovuta, ma anche tutti gli oneri accessori. Se egli si rifiuta recisamente di provvedere al rimborso, il proprietario dell’immobile potrà procedere con l’istanza di sfratto. Tale procedimento è però percorribile solo qualora l’importo della morosità legata agli oneri accessori risulti almeno il doppio rispetto al valore del canone mensile. Il successivo termine di prescrizione per la richiesta di oneri e accessori scadrà invece dopo 2 anni .
Contratto di affitto: le auto-tutele del proprietario
Per tutelarsi da tale eventualità, il locatore può inserire all’interno del contratto l’obbligo per il conduttore di rimborsare tutte le bollette imputabili ai suoi consumi all’interno dell’immobile.
Egli non può, al contrario, staccare le utenze dell’inquilino moroso: tale condotta può configurare il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.