Buoni fruttiferi postali: ecco quanto guadagni tra 4 anni se investi 10 mila euro | La risposta ti sorprenderà
Scopri come investire al meglio il tuo denaro con i buoni fruttiferi postali: rendimento al 6% per i nuovi sottoscrittori.
I buoni fruttiferi postali (BFP) sono prodotti finanziari offerti da Poste Italiane che permettono agli investitori di ottenere interessi su un capitale depositato per un determinato periodo di tempo.
Questi strumenti sono particolarmente apprezzati in Italia per la loro sicurezza e stabilità, garantiscono una piccola rendita oppure un paracadute in caso di dissesti finanziari o imprevisti e possono essere emessi in diverse forme, come i “Classici” (che prevedono un tasso di interesse fisso) o i “Crescita” (legati a un tasso variabile legato alle condizioni di mercato).
Uno degli aspetti distintivi dei BFP è la garanzia da parte dello Stato italiano che li rende considerati a basso rischio: l’investitore, alla scadenza dei titoli, riceve infatti il capitale investito più gli interessi maturati durante il periodo di deposito.
La loro affidabilità li rende per l’appunto meno competitivi rispetto ad altre tipologie di investimento, ma i BFP rappresentano la soluzione ideale per chiunque voglia mettere al sicuro le proprie finanze. A novembre 2023, inoltre, Poste Italiane ha deciso di aumentare i rendimenti su alcuni BFP al 6%: tutti i dettagli nel paragrafo successivo.
Buoni fruttiferi postali al 6%: i particolari dell’iniziativa
Da novembre 2023 Poste Italiane ha scelto di aumentare i rendimenti su alcuni BFP, che ad oggi possono fruttare fino al 6% di interessi al sottoscrittore. Come anticipato, i buoni fruttiferi non sono emessi dalle banche, ma dalle poste di Stato, e si confermano uno strumento finanziario diffuso con un valore totale che ammonta a 191,5 miliardi di euro.
Il 6% della ricchezza delle famiglie, inoltre, si basa su risparmi postali che, oltre ai buoni fruttiferi, includono libretti per un valore di 90,5 miliardi di euro. Gli investitori che scelgono di sottoscrivere dei BFP possono usufruire di una tassazione agevolata al 12,5%, della richiesta di rimborso entro i termini di prescrizione e dell’esenzione dell’imposta di successione. Essi possono essere prenotati (e rimborsabili) presso tutti gli uffici postali, e devono essere attestati da un documento cartaceo oppure da registrazioni contabili. In quest’ultimo caso, però, sarà richiesta la titolarità di un conto corrente postale o di un libretto di risparmio postale, sui quali saranno tracciate le operazioni di collocamento, gestione o rimborso. In particolare, a vedere innalzato il rendimento annuo lordo al 6% sono i buoni fruttiferi postali dedicati ai minori.
BFP e rendite nell’arco di 4 anni
Cedendo in BFP in anticipo, l’investitore rinuncerà però al rendimento, a meno che non scelga la formula 3×2, che consente la liquidazione anticipata dopo 3 anni senza perdere gli investimenti maturati.
È possibile calcolare un stima approssimativa del rendimento nella sezione apposita del portale poste.it: secondo il simulatore, investendo 10.000 euro sul buono 3 anni plus, il montante al netto della ritenuta fiscale sugli interessi si aggira intorno ai 10.399,68 euro. Mantenendo invece un investimento sul BFP risparmio semplice versione premiale (24 sottoscrizioni periodiche), si incasseranno invece circa 10.908,36 euro: un bel colpo, per gli investitori pazienti!