Allarme parchimetro: possono svuotarti il conto con un semplice clic | Italiani in ginocchio
Attenzione, se siamo in cerca di un parcheggio dobbiamo stare molto attenti e non scegliere finché possibile parcheggi a pagamento. Ci possono svuotare il conto.
Se per svariati motivi dobbiamo recarci in una città o in un luogo turistico molto frequentato e/o gettonato, capita a volte che sia veramente impossibile trovare parcheggio, per lo meno gratuito. Le tanto amate e ricercate strisce bianche scarseggiano e sono sempre più difficili, se non spesso impossibili, da trovare.
In situazioni come queste sovente escono anche allo scoperto i cosiddetti furbetti del quartierino, ovvero coloro che, per dirla in maniera molto, molto colorita, se ne fregano dei divieti e si “inventano” i parcheggi, salvo poi o farla franca per un colpo di fortuna oppure trovandosi l’odiatissima multa sul parabrezza la loro ritorno.
Quindi per farla breve a volte pare che sia proprio impossibile non ricorrere ai parcheggi a pagamento, sia che si tratti di autosilos che parcheggi coperti di fiducia, che sono tuttavia più sicuri che non lungo la strada. Alcuni, sempre appartenenti al cosiddetto gruppo dei furbacchioni, sono anche ricorsi a biglietti già usati, non sempre passandola liscia.
Parchimetri su strade pubbliche
Capita a volte che, per l’appunto, in alcuni comuni, non solo città per dirla tutta, a volte troviamo una sgradita sorpresa per quel che riguarda alcune strade dove fino a poco tempo prima avevamo lasciato spesso la nostra auto liberamente e ove ora è stata cambiata la normativa che vede invece un parcheggio a tempo o peggio, con le terribili strisce blu.
Ciò significa che è stato convertito a pagamento. Tutto ciò consiste in una mossa sapiente degli organi comunali affinché da una parte possano far fruttare economicamente anche dei semplici parcheggi e dall’altra si sia tentato di evitare in qualche modo il sovraffollamento dei parcheggi, a scapito di abitanti o visitatori. Tuttavia adesso anche sui parchimetri sta gravando una terribile vicenda.
La truffa dei parchimetri
Il brutto fatto, che si è verificato per la precisione in Francia, ha messo in chiara luce la pericolosità della digitalizzazione totale del pagamento, anche per quanto concerne questi organi stradali. In poche parole, per pagare telematicamente bisogna inquadrare il famoso QR Code che poi conduce sull’apposita pagina.
Alcuni hacker non hanno fatto altro che falsificare il QR Code apposto sul parchimetro il quale ha poi portato il malcapitato cliente su una pagina differente rispetto a quella originaria . E mentre effettuava il pagamento per la sosta ecco che i malviventi sono riusciti a copiare tutti i dati sensibili della sua carta di credito,facendogli poi trovare il conto svuotato.