600 euro in più sul conto corrente solo se hai questo documento | Rivoluzione per gli italiani
Cambia la normativa sul nuovo Assegno di inclusione: dal 2024 ogni membro del nucleo familiare può beneficiare della sua carta privata.
Nelle ultime ore sono emerse alcune novità in merito al nuovo Assegno di inclusione introdotto dal Governo Meloni, e tale miglioria riguarda la possibilità che ogni membro dei nuclei familiari aventi diritto possa usufruire di una propria tessera, sulla quale verrà accreditato l’importo pattuito.
Tale possibilità ricalca quanto previsto in precedenza con il Reddito di Cittadinanza, in seguito all’approvazione del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali pubblicato il 20 luglio 2021.
Con esso venne infatti rivista la procedura iniziale, che prevedeva invece l’assegnazione di una singola carta per ogni famiglia, ad utilizzo esclusivo del richiedente.
A partire da gennaio 2024, invece, gli aventi diritto al beneficio avranno la facoltà di indicare al momento della richiesta il numero di carte da consegnare ai singoli componenti del nucleo. La comunicazione può essere anche effettuata in un secondo momento, persino da un componente della famiglia diverso dal richiedente iniziale.
Assegno di inclusione 2024: ecco cosa comporta l’assegnazione di più tessere
La circolare Inps n. 105 del 2023 regolamenta la suddivisione dell’Assegno di inclusione in diverse tessere assegnate ai familiari dei nuclei aventi diritto. Secondo quanto enunciato dall’articolo 5, comma 1, del decreto ministeriale n. 154 del 2023, l’Assegno di inclusione può essere erogato in porzioni uguali e in diverse card tra i componenti maggiorenni che esercitano responsabilità genitoriali o sono considerati nella scala di equivalenza. Tale misura riconosce a ciascuno di essi la loro quota pro-capite, garantendo lo stesso trattamento a tutti i familiari, purché la cifra complessiva dell’Assegno superi i 200 euro mensili. Nel caso di un Assegno di 600 euro in un nucleo di 3 aventi diritto, ad esempio, si avranno 3 diverse card da 200 euro l’una.
È possibile inviare la domanda contestualmente alla richiesta dell’Assegno di inclusione. In tal caso, la suddivisione avviene sin dal primo accredito, in quanto l’erogazione della carte viene immediatamente attivata. Se la domanda viene invece effettuata successivamente, è possibile ricorrere al modello “Adi-Com esteso”. Nella seconda ipotesi, la suddivisione avviene generalmente due mesi dopo la richiesta, tempistica prevista per il rilascio della nuove carte. La suddivisione, però, non è revocabile: una volta che gli aventi diritto hanno confermato quest’opzione, il credito verrà suddiviso tra i possessori delle card per tutto il tempo residuo di fruizione. Solamente in caso di rinnovo essi potranno modificare la ripartizione dell’Assegno di inclusione.
Chi può richiedere la suddivisione dell’Assegno di inclusione
Possono richiedere la ripartizione del sussidio i disabili o le persone non autosufficienti, i componenti del nucleo over 60 e i componenti maggiorenni su cui gravano carichi di cura (con un figlio fino ai 3 anni di età, con almeno 3 figli, oppure chi si occupa di un familiare in condizione di disabilità grave).
Per tutte le informazioni accessorie, fa sempre fede il portale www.inps.it, da consultare dopo aver correttamente inserito le proprie credenziali, in modo da verificare i propri requisiti online.