2000 euro di danni se fai questo errore madornale al semaforo rosso: stai dando il via a fregarti i soldi
In caso di semaforo rosso milioni di automobilisti compiono inconsapevolmente lo stesso errore: allarme rosso per il portafogli.
La segnaletica stradale rappresenta un elemento cruciale per la mobilità di veicoli a motore, cicli e pedoni, e svolge un ruolo fondamentale nel regolare il flusso del traffico e garantire un transito ordinato e sicuro.
La cartellonistica e i semafori forniscono infatti indicazioni chiare agli automobilisti, pedoni e ciclisti, e contribuiscono a prevenire rischiosi sinistri stradali: essi definiscono infatti i limiti di velocità, le indicazioni di direzione e gli attraversamenti pedonali, segnalano le zone pericolose e le condizioni della strada che si percorre.
In particolar modo, il semaforo risulta essenziale nella regolazione del traffico agli incroci grazie al suo sistema a 3 colori, che impone agli automobilisti di procedere con il verde, di rallentare e prestare attenzione con l’arancio e di fermarsi in sosta con il rosso.
In quest’ultimo caso, però, milioni ai automobilisti attuano inconsapevolmente un comportamento rischioso, e che potrebbe fruttare loro pesanti grattacapi economici: scopriamo di cosa si tratta nel prossimo paragrafo.
Le insidie del semaforo rosso per i guidatori
Il semaforo rosso stabilisce che tutte le auto, le moto e i pedoni dietro la linea di arresto sostino temporaneamente per permettere al traffico di fluire verso le altre direzioni in attesa che il display verde si illumini nuovamente.
A questo punto, l’automobilista diligente ha ben 3 possibilità: quella di mantenere in moto il veicolo con il freno motore inserito, e si disattivarlo solamente quando il turno di stop è concluso, oppure quello di spegnere completamente il motore e di riavviarlo allo scattare del verde. Molto più spesso, però, i conducenti preferiscono utilizzare il canonico metodo della frizione abbassata: questo stratagemma disaccoppia il motore dal cambio e dalle ruote, e permette di mantenere l’auto immobile senza spegnerla completamente. Un prolungato utilizzo della frizione potrebbe però logorare i cuscinetti del dispositivo, accelerandone il logorio e il rischio di danni, soprattutto in caso di transito abituale nei centri urbani densamente trafficati.
Quanto costa riparare la frizione dell’automobile
Nel caso la frizione necessiti solo di un cambio dei cuscinetti, il costo dell’intervento potrebbe facilmente aggirarsi intorno a qualche centinaio di euro, secondo le stime di mercato.
La cifra potrebbe però gonfiarsi a dismisura se il veicolo necessita di una sostituzione dell’intero kit frizione, che il include il disco, la pressa e il cuscinetto di spinta. In tale evenienza, il costo totale può arrivare anche fino a 2.000 euro, a seconda della tipologia di auto e delle tariffe del meccanico di riferimento. Il sistema migliore per sostare ad un semaforo, quindi, è quello di ricorrere sempre al freno motore: questo sistema consentirà anche alle gambe di riposare.