Posto di blocco: rischi di pagare più di 170 euro se non hai questo requisito | Fai attenzione ti spillano tutti i soldi
I conducenti italiani rischiano grosso: se non possiedono questo requisito, durante i controlli possono fioccare multe salatissime.
Chiunque sia abilitato a pilotare un mezzo a 2, 3 o 4 ruote deve necessariamente possedere e tenere sempre con sé la patente di guida, documento che attesta il superamento del relativo corso di guida.
Ogni conducente, infatti, può in seguito essere fermato e controllato dalle Forze dell’Ordine tramite posti di blocco o interventi dinamici, che si tratti di Polizia, Carabinieri o Guardia di Finanza.
Essi potranno tranquillamente verificare i documenti di guida, l’assicurazione e le condizioni tecniche del veicolo, nonché accertare lo stato psicofisico del guidatore.
La collaborazione tra guidatori e Forze dell’Ordine risulta essenziale per il mantenimento di una circolazione responsabile e della sicurezza per gli utenti della strada, e garantisce inoltre il rispetto delle normative vigenti. Tale dinamica non riguarda solamente i detentori di veicoli a 4 ruote, ma anche i bikers. Essi devono frequentare con esito positivo gli appositi corsi presso le autoscuole di riferimento, e conservare meticolosamente tutti i documenti inerenti il mezzo. Allo stesso modo, devono evitare di effettuare interventi illeciti sul veicolo, pena l’attribuzione di multe onerose. Un esempio su tutti? La rimozione del db-killer: scopriamo di che si tratta nel paragrafo successivo.
Posti di blocco per le moto: l’importanza del db-killer
Il db-killer è un dispositivo installato nei terminali di scarico delle motociclette per ridurre il livello di rumore prodotto dal motore, come suggerisce anche la parte iniziale del termine, che contrae il vocabolo “decibel”. Esso è progettato per limitare le emissioni sonore, rende la moto più silenziosa e rispetta quindi le normative sul rumore.
Solitamente, i db-killer possono essere installati e rimossi facilmente, e consentono ai motociclisti di regolare il livello di rumore in base alle proprie preferenze ed esigenze; tuttavia è importante rispettare le normative locali sul rumore, e verificare se la moto è conforme alle leggi in vigore. La manipolazione del db-killer può influenzare le prestazioni della moto: per questa ragione molti motociclisti apportano autonomamente delle modifiche al dispositivo, ma tale comportamento può fruttare loro sanzioni decisamente salate, perché considerato a rischio. Un rumore eccessivamente invasivo o disturbante può infatti distrarre il conducente stesso e gli altri utenti della strada, e favorire pericolosi incidenti.
Cosa accade in caso di controlli ai posti di blocco
Se le Forze dell’Ordine accertano tramite l’apposito fonometro che il motociclista in esame ha rimosso o manipolato il db-killer, essi possono penalizzarlo con una multa.
Nella fattispecie, il guidatore può incorrere in una sanzione che può andare dai 42 euro ai 173 euro: attenzione massima, quindi, al rispetto della propria sicurezza e di quella degli altri!