9000 euro di multa se non possiedi questa scritta sulla tua patente: italiani in ginocchio
Attenzione a questo dettaglio fondamentale sulla patente di guida: se non soddisfi i requisiti, rischi una multa fino a 9.000 euro.
Ogni guidatore provetto o in erba è consapevole di essere potenzialmente controllato a campione durante i suoi viaggi dalle Forze dell’Ordine. I controlli effettuati da Polizia e Carabinieri, in effetti, mirano a garantire la sicurezza e il rispetto delle norme del Codice della Strada, al fine di scongiurare illeciti e potenziali incidenti pericolosi per il conducente stesso e per gli altri utenti.
Mediante posti di blocco o controlli dinamici, gli agenti verificano i documenti, l’assicurazione e le condizioni tecniche dei veicoli esaminati, e hanno la facoltà di sanzionare – anche pesantemente – i soggetti fermati.
Questo processo, ovviamente, non coinvolge solamente i detentori di mezzi a 4 ruote, ma anche i bikers: per guidare motociclette in modo legale e sicuro, essi devono frequentare e superare positivamente i corsi teorici e pratici di guida, in modo da essere pronti ad affrontare con lucidità ogni eventualità e intoppo durante i loro itinerari fuori porta.
La sicurezza è sempre al centro dell’addestramento per la patente, poiché guidare una moto richiede una maggiore consapevolezza e controllo, rispetto ai veicoli a 4 ruote. In particolare, durante il corso per l’ottenimento della licenza, i futuri bikers devono effettuare una scelta imprescindibile, e dovranno rispettarla severamente anche in futuro. Ecco di cosa si tratta.
Patente per la moto, ecco il vincolo più stringente
L’aspirante guidatore di moto deve necessariamente seguire un corso teorico presso la propria autoscuola di riferimento, al fine di apprendere la corretta conduzione del veicolo e il rispetto delle segnaletiche e delle normative vigenti.
Una volta superato l’esame, egli potrà finalmente iniziare la fase pratica, durante la quale sarà seguito pedissequamente da un istruttore abilitato mentre si cimenta alla guida della moto. Durante la successiva prova, l’esaminatore valuterà le abilità del guidatore nel gestire le problematiche più comuni e complesse, inclusa la consapevolezza e l’attenzione all’ambiente circostante, il controllo del veicolo, le frenate di emergenza, slalom e cambi di corsia. Il guidatore, però, deve inoltre indicare la tipologia di moto che intende condurre, ovvero se preferisce i modelli con cambio automatico o manuale. Una volta effettuata la scelta, essa verrà impressa sulla patente ed indentificata come codice 78, e vincolerà il conducente a pilotare solamente la tipologia di mezzo contemplata sul documento, pena una sanzione salatissima
Codice 78: ecco come evitare una multa fino a 9.000 euro
Quando il conducente sostiene l’esame di guida con una moto con cambio automatico, egli in seguito non potrà semplicemente passare a quello manuale. In tal caso, egli rischia una sanzione che può andare dai 2.257 euro ai 9.032 euro, ed è inoltre passibile di fermo amministrativo fino a 3 mesi.
Al contrario, qualora egli abbia superato la prova in sella ad una moto con cambio manuale, avrà in seguito la facoltà di optare per entrambi i modelli.