Rivoluzione 2024: se sei in questa lista non sei più obbligato a pagare i debiti | La svolta che salva gli italiani
Buone notizie per i risparmiatori: esiste una possibilità per svincolare dai debiti in modo legale, ecco come funziona la prescrizione.
La recente crisi economica ha avuto un impatto significativo sulle famiglie italiane, creato nuove sfide finanziare e stress, e ha inoltre innescato una serie di conseguenze piuttosto severe.
In primis, l’aumento del tasso di disoccupazione – trend che sembra in sensibile miglioramento – e anche l’inflazione, mostro che penalizza persino i carrelli della spesa e induce molti cittadini a tagliare sulle spese non necessarie.
In questo contesto, l’importanza del risparmio diventa cruciale: avere un cuscinetto finanziario nei periodi difficili consente infatti di fronteggiare le spese impreviste mantenendo al contempo uno stile di vita dignitoso, e funge inoltre da leva per investimenti futuri.
Non è sempre possibile, purtroppo, onorare gli impegni sottoscritti, e in molti casi i debiti non assolti possono innescare interessi di mora, o addirittura passare in mano a un’agenzia di riscossione crediti. Esiste però anche la possibilità che suddetti debiti cadano in prescrizione: vediamo di che si tratta e come approfittare di questo cavillo legale.
Che cos’è la prescrizione e quando avviene
La prescrizione dei debiti scatta quando un pagamento non effettuato entro i termini contrattuali non può più essere impugnato dall’azienda o dall’ente creditore, e svincola così il debitore dal conferimento coatto della somma pattuita. Esistono infatti dei limiti tempistici di legge entro i quali esigere la riscossione, e oltre i quali il creditore è costretto ad annullare il debito del cliente.
Arrivare alla prescrizione, però, non è così immediato: dopo l’ennesimo sollecito di pagamento, il creditore può affidare la pratica ad un’agenzia di riscossione, la quale può, in caso di mancato conferimento, attivare i propri uffici legali. Il debitore corre inoltre il rischio di incorrere in una segnalazione presso l’agenzia specializzata in sistemi di informazione creditizia, la CRIF, e tale eventualità lo escluderebbe dalla futura concessione di ulteriori prestiti o mutui. Se il debitore continua ad ignorare solleciti e minacce di pignoramento, potrebbe finalmente accedere alla fase di prescrizione, quella in cui il debito verrà considerato sostanzialmente estinto.
Prescrizione: ecco le tempistiche
Per la maggior parte dei prestiti e debiti bancari, la prescrizione scatta dopo i 10 anni dal mancato pagamento dei servizi o delle prestazioni. La soglia scende invece a 5 anni per i debiti senza la richiesta di contratto (ad esempio il mancato adempimento al canone di affitto o i danni arrecati a terzi), come recita anche l’articolo 2947 del Codice Civile.
Per quanto riguarda infine le utenze non pagate, o eventuali danni inerenti la circolazione del proprio veicolo, il limite fissato è di 2 anni, termine che scende a 1 per le rette scolastiche e le assicurazioni RC, furto e incendio.