Bonus Ristrutturazioni: nel 2024 puoi ricevere fino a 70.000 euro a fondo perduto | Ecco cosa devi fare
I proprietari di immobili possono ad accedere ad un Bonus ristrutturazioni: fino a 70.000 euro di contributo sugli interventi previsti.
Negli ultimi giorni è stata ufficializzata l’entrata in vigore della Direttiva Case Green, una manovra volta a riqualificare le prestazioni energetiche degli immobili, e che prevede ingenti aiuti a quanti richiedano interventi di ristrutturazione sulle loro case.
Per tale ragione è opportuno approfittare sin da subito degli aiuti messi a disposizione, come il contributo a fondo perduto fino a 70.000 euro, un’agevolazione che permette di non restituire l’investimento sostenuto dallo Stato.
Questa misura spetterà però solo ad alcuni nuclei familiari, ed il suo importo finale sarà fissato in base a criteri ben precisi. Vale inoltre solamente per le opere che riguardano la prima casa, ovvero l’abitazione ove il richiedente risiede quotidianamente.
Nel paragrafo successivo troverai tutti i dettagli in merito al contributo a fondo perduto, con le specifiche sui requisiti da rispettare.
Bonus ristrutturazioni 2024: come si articola il contributo a fondo perduto
Il prossimo Bonus ristrutturazioni, come anticipato, consisterà in un contributo a fondo perduto che può arrivare fino allo sostanziosa cifra di 70.000 euro. Tale agevolazione sosterrà tutti i lavori di recupero e di riqualificazione sulle prime case dei richiedenti, e l’importo erogato varierà a seconda di alcuni parametri.
In primis, la valutazione terrà conto della composizione del nucleo familiare e della tipologia di intervento. In secondo luogo, occorrerà dichiarare la dimensione dell’immobile da ristrutturare, la durata della residenza e la fascia di reddito di riferimento, facilmente reperibile dall’ISEE. L’importo minimo del contributo a fondo perduto è di 25.ooo euro, e può arrivare al tetto massimo di 70.000 euro, ma vi sono alcuni requisiti imprescindibili per accedere al Bonus. Il richiedente deve avere un’età minima di 23 anni, e deve risultare celibe o nubile senza familiari a carico. Egli deve inoltre risultare residente (o avere la propria sede di lavoro) in una determinata provincia italiana, ovvero Bolzano, da almeno 5 anni. Infine, il costo della ristrutturazione non deve essere inferiore al 10% del costo di una costruzione convenzionale.
Quali interventi sono ammessi
Il contributo a fondo perduto copre gli interventi di restauro e di risanamento conservativo oltre che, ovviamente, gli interventi di ristrutturazione, demolizione e ricostruzione dell’immobile che ne beneficia.
Aumenti di volumetria entro il 20% della metratura totale sono anch’essi da considerarsi interventi di recupero edilizio, e rientrano perciò nel Bonus ristrutturazioni in esame.