Oro in Italia, lo puoi trovare in questa zona e diventi ricchissimo: ti basta un metal detector e questa indicazione precisa
Arricchirsi con un metal detector si può: scopri come partecipare alla corsa all’oro in Italia, la caccia alle pepite è aperta!
Milioni di boomers e millennials sono cresciuti leggendo i fumetti di “Topolino” e “Paperino”, e molti di essi ricordano certamente le avventure di Zio Paperone nel Klondike, ove si era stabilito per partecipare alla frenetica ricerca delle ambite pepite d’oro.
Sebbene l’Italia non sia propriamente il Canada, anche nel Belpaese esistono alcuni giacimenti potenzialmente fruttiferi, ed è tutt’ora possibile estrarre dal sottosuolo il prezioso metallo giallo, purché in possesso di specifiche concessioni ministeriali.
La legge nr. 83 del 5 febbraio 1994 prevede infatti che le attività di ricerca debbano essere effettuate solamente previa autorizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico e del Dipartimento delle Attività Produttive della Regione. Una volta ottenuti i permessi, occorre vagliare attentamente le zone di interesse: normalmente le pepite d’oro giacciono sui fondali dei fiumi, ma occorre rispettare l’habitat della fauna. Bisogna inoltre preservare il fondale dei fiumi e valutarne attentamente la portata, e pianificare poi l’attività con cura, in modo da minimizzare in rischi.
Per tali ragioni è sempre consigliabile imbarcarsi nella ricerca all’oro in compagnia di amici o di accompagnatori professionali, che possano garantire una maggiore tutela personale a ambientale. Ovviamente, l’eventuale oro estratto dovrà poi essere dichiarato alla Autorità e successivamente tassato: in caso contrario c’è il rischio di incorrere in pesanti sanzioni pecuniarie.
Ricerca dell’oro in Italia: l’ABC
Come anticipato, le preziose pepite spesso riaffiorano dai fondali dei fiumi, ed è necessario quindi munirsi di una specifica rete per vagliare sassi e sabbia. Questo strumento consentirà di sgrossare il fondo del fiume e di esaminare con calma quanto raccolto. Se il fondale risulta molto limaccioso, occorrerà versare nuova acqua nel filtro, in modo da pulire il suo contenuto.
Le pepite d’oro solitamente risultano più pesanti rispetto ai comuni sassi, e restano impigliati sul fondo della rete: per tale ragione consigliamo di controllare con meticolosità ogni pescato, riversandolo poi in un punto diverso da quello di raccolta. Attenzione anche all’eventuale presenza di polvere d’oro, o al ritrovamento di pirite e magnetite: seppur meno pregiati, anche questi minerali risultano degni di nota. Se pensi di aver rinvenuto delle pepite di oro, conservale e portale immediatamente da un esperto, in modo da certificarne la natura: egli saprà stimarne la fattura ed valore di mercato, e fornirà una soddisfazione extra al ricercatore fortunato!
Ricerca dell’oro in Italia: i luoghi propizi
Nel territorio italiano vi sono vari giacimenti aurei: i più impervi e rischiosi sono situati sul Monte Rosa, e sono considerati proibitivi a causa del rapporto sfavorevole rischi/benefici. Per affrontarli è necessario infatti dotarsi di una specifica attrezzatura, ed aver maturato almeno le conoscenze di base dell’ambiente montuoso: il rischio di infortuni e cadute è dietro l’angolo.
Puoi invece mettere alla prova la tua fortuna in location molto meno ostiche, come i fiumi che discendono dalle Alpi, ovvero il Ticino, l’Olba, Elvo e Orco.