Agenzia delle entrate, se ti arriva questa lettera a casa sei in guai serissimi: pagano milioni di italiani
Milioni di italiani stanno per ricevere una sorpresa sgradita: l’ingiunzione dell’Agenzia delle Entrate fa tremare i cittadini.
Una delle piaghe più diffuse nel Belpaese è certamente l’evasione fiscale e il mancato conferimento di alcuni pagamenti, ed ogni Governo che si avvicenda al potere cerca di arginare il fenomeno con mezzi sempre nuovi e più innovativi dei precedenti.
Tale trend riguarda non solamente gli imprenditori e la fascia più abbiente della cittadinanza, ma anche i singoli individui, che spesso collezionano alcune irregolarità nei loro pagamenti, e si ritrovano ad accumulare debiti destinati a finire sulle scrivanie dell’Agenzia delle Entrate.
A tale scopo nel 2022 questo ente ha predisposto l’invio di milioni di solleciti, denominati “lettere di allerta”, ad altrettanti contribuenti, in modo da colmare i gap nei rispettivi cassetti fiscali.
Lo scorso anno l’Agenzia delle Entrate è riuscita a racimolare entro il 31 dicembre circa 3 miliardi di euro, risultato che ha ampiamente superato l’obiettivo inizialmente prefissato di 2,45 miliardi di euro. Forte dell’esito ottenuto, la dirigenza dell’Agenzia ha esteso il provvedimento anche al 2023, ed entro la fine di dicembre circa 2,6 milioni di italiani saranno chiamati a colmare le precedenti inadempienze.
La “lettera di allerta”, a chi è destinata e cosa prevede
Entro il 31 dicembre 2023 circa 2,6 milioni di contribuenti potrebbero ricevere una missiva assai sgradita nella loro cassetta della posta. L’Agenzia delle Entrate ha infatti attivato capillari controlli sulla popolazione, in modo da riscontrare le eventuali anomalie nell’incrocio delle informazioni contenute dall’anagrafe tributaria di ogni cittadino.
L’ente ha quindi inviato a una grossa fetta di popolazione dei veri e propri solleciti di pagamento, in modo da spingere i destinatari a regolarizzare in breve tempo la rispettiva posizione. Nel 2023 l’invio delle “lettere di allerta” riguarda 2,6 milioni di cittadini, più di un milione e mezzo in più rispetto all’anno precedente, ed il provvedimento farà probabilmente tintinnare le casse dello Stato… Con buona pace dei pagatori diligenti. Sì, perché esiste la possibilità che l’Agenzia delle Entrate possa incappare anche in una sorta di “falsi positivi”, e ingiunga il pagamento anche a cittadini assolutamente ligi ai propri doveri di contribuenti e clienti coscienziosi.
Le “lettere di allerta” e i falsi positivi
La ricezione dei solleciti potrebbe coinvolgere anche cittadini che non hanno compiuto alcun’omissione o errore nel conferimento di tasse e rate anche se, grazie alle moderne tecniche di incrocio dati, tale eventualità risulta piuttosto remota.
In caso di dubbi o contestazioni, però, è necessario contattare il proprio CAF di riferimento, oppure il proprio commercialista di fiducia, che provvederà a fornire una panoramica accurata sulla situazione contributiva del richiedente.