Giulio Scarpati, la rivelazione dopo decenni: “…la fedina penale sporca” | Non si nasconde più
Giulio Scarpati fa una rivelazione che nessuno si aspettava. Ammette qualcosa che forse in pochissimi sanno. Ecco la verità.
Giulio Scarpati è uno degli attori che il pubblico più ama. In grado di interpretare diversi ruoli, ha iniziato la sua carriera quando era appena 16. Tutto inizia sul palco di un teatro. Anzi in realtà uno dei suoi primi palchi è stato un po’ diverso da quello che di solito ci si aspetta.
Infatti all’interno della sua piccola compagnia a Giulio è capitato anche di esibirsi all’interno di ospedali psichiatrici, un luogo non semplicissimo in cui entrare e cercare di coinvolgere un pubblico fin troppo eterogeneo. Mai poi a 16 anni il suo primo spettatore importante.
L’attore era entrato nel laboratorio diretto da Elsa de Giorgi, una grande amica di Pierpaolo Pasolini e proprio lui fu lo spettatore speciale del nostro Giulio che non credeva ai suoi occhi.
Ma poi essere semplicemente attore di teatro non poteva essere sufficiente e Scarpati ha l’occasione di farsi conoscere in TV come Lele, l’indimenticato protagonista di Un medico in famiglia, figlio di Nonno Libero, interpretato da Lino Banfi, cerca di offrire alla sua famiglia solo il meglio.
Giulio Scarpati e la sua confessione
“La famiglia che rappresentavamo all’epoca anticipava i tempi: impersonavo un vedovo con due figli da crescere, quindi gestivo il ruolo paterno e materno. Al mio fianco nonno Libero mi aiutava nel mio non facile compito…”.
Un ruolo che ha influito notevolmente sulla carriera dell’attore. Come spesso succede quando si interpreta un personaggio per molti anni, il pubblico finisce per identificarti con questo e quindi è come se perdessi la tua vera identità. A queste sono confessioni che moltissimi attori di fiction televisive tanto amate hanno nel tempo rilasciato ai giornalisti.
Perchè non ha avuto successo nel cinema
Un attore di talento che nei ruoli interpretati per il piccolo schermo ha dimostrato tutta la sua bravura, ma che nel grande schermo non è mai riuscito a sfondare e lui ha ben chiara la motivazione.
“Un po’ di pregiudizio c’era all’epoca: il cinema aveva un po’ di puzza sotto al naso nei confronti del piccolo schermo, era come avere la fedina penale sporca, cosa che ora è superata, per via delle piattaforme: ormai il cinema si vede più in tv che nelle sale, non è più tanto grave essere attore televisivo e cinematografico“.