Totò Schillaci, dai grandi palchi calcistici a una situazione davvero incredibile: cosa è successo
Totò Schillaci è passato dall’essere uno dei grandi del calcio ad un emarginato sociale, ecco com’è ridotto il grande bomber del calcio ed ex campione del mondo. C’è da non crederci, nessuno avrebbe mai potuto immaginare questo.
Visti tutti gli anni di gloria, nessuno avrebbe mai immaginato che un grande del calcio come lui facesse questa fine. Ecco come si è ridotto l’iconico Totò Schillaci, è passato dall’essere un bomber del pallone ad un emarginato sociale.
Salvatore Schillaci, meglio noto come Totò Schillaci, è un ex calciatore che ha fatto sognare maggiormente i suoi tifosi in quel mitico mondiale del 1990, dove insieme a Roberto Baggio, hanno gareggiato come “leoni”. Non importa che l’Italia poi non vinse, tutti ricorderanno sempre quella competizione, dove tra l’altro Schillaci si aggiudicò il titolo di miglior calciatore e capocannoniere.
Quel tumore che gli ha segnato la vita
Totò Schillaci, classe 1964, ha avuto una carriera brillante nel mondo del calcio, aveva una passione tale che lasciò senza parole anche il suo allenatore, Franco Scoglio, che di lui disse: “Aveva una voglia di fare gol che non ho mai visto in nessuno…”. Dopo il suo ritiro, avvenuto nel 1997, di cose ne sono successe per Schillaci, ma tra i fatti più traumatici per lui, troviamo sicuramente il giorno in cui gli fu diagnosticato un tumore all’intestino.
Come dichiarò l’ex calciator: “Il mondo mi è caduto addosso, sono andato in depressione, avevo paura di morire. In mente mi è venuto di tutto, ma fortunatamente questo brutto male era circoscritto al colon, non ha danneggiato altri organi ed è stato tolto. Non ho più il retto e lo sfintere. Però tra morire e avere questi problemi, meglio qualche piccolo problema…”.
Quegli stereotipi difficili da eliminare
Ecco com’è ridotto oggi Totò Schillaci, il quale è passato dall’essere un grande del pallone ad un emarginato sociale, per alcuni soggetti. L’ex calciatore, dopo essersi ripreso dal tumore, è sempre andato avanti a testa alta, gestisce una scuola di calcio tutta sua a Palermo, nonché è diventato un membro televisivo, partecipando a diversi programmi, come per esempio Pechino Express e così via.
Potrà non giocare più personalmente, ma dal pallone non si è mai allontanato. Il problema dell’esclusione sociale è dovuto al fatto che gli stereotipi radicati nella mente di alcuni malpensanti, vedono in lui un pericolo, in quanto risiede a Palermo, considerata località malavitosa. Speriamo che nel 2023 questi pregiudizi sciocchi possano crollare, anche perché se vogliamo la mafia e la delinquenza sono ovunque, ma non per questo vuol dire che ogni cittadino fa parte di quel mondo.