Tragedia Rai, se ne va a soli 45 anni: tutta colpa dei medici | Lutto per l’azienda
L’uomo è morto a seguito di un operazione dentistica: la Rai è in lutto e in queste ore si cerca una risposta sulle vere cause del decesso.
L’uomo non è deceduto subito, ma due giorni dopo aver preso coscienza, a seguito di un’intervento ai denti a cui si è sottoposto. L’appuntamento in uno studio di Brescia è stato programmato già da diverso tempo, ma quello che è successo è totalmente inaspettato, tanto che i Nas vogliono far luce sulla questione.
L’intervento, quanto riferito dalla moglie, prevedeva l’estrazione di alcuni denti, seguita dalla successiva sostituzione per mezzo di una classica protesi.
Nulla di strano, se non fosse che l’uomo risiedeva a Bolzano, molto lontano dal luogo della clinica: da quanto emerso, in questa sede veniva praticata la sedazione in sostituzione dell’anestesia locale. Tuttavia, questa soluzione alternativa si è rivelata letale per l’uomo, che una volta concluso l’effetto sedativo, ha perso tragicamente i sensi.
La sedazione in medicina
Questa pratica viene utilizzata in alcune cliniche private, nonché in diverse strutture ospedaliere. Secondo quanto riportato, non vi è rischio di morte del paziente, ma ha solo lo scopo di ridurre o abolire totalmente la percezione del dolore, in maniera peraltro efficace. In dosi importanti, la persona viene addormentata fino ad un’eventuale perdita di coscienza, ma senza perdere la capacità di respirare in maniera autonoma. Se dunque questa pratica non risulta letale, la questione ha fatto sì che si avviassero delle indagini sul caso.
Il dipendente Rai muore a causa della sedazione della clinica dentistica: le indagini
Si tratta di Luigi Floretta, 45enne dipendente della Rai Trentino Alto-Adige. La moglie Annalisa aveva prenotato l’appuntamento per il marito già lo scorso aprile, vista l’affluenza dello studio dentistico. Non erano mai accaduti eventi di quel tipo, proprio per questo la questione rimane sospetta. Dopo la perdita dei sensi di Floretta, il personale della clinica si è subito allarmato, chiamando così i soccorsi.
Una volta giunti sul posto, i soccorritori hanno provveduto al trasporto d’urgenza presso gli Spedali Civili di Brescia. Tuttavia, appena presentatosi, le sue condizioni sono apparse sin da subito gravissime, tanto che venne immediatamente trasferito nel reparto di rianimazione.
Nonostante i costanti tentativi, l’uomo è deceduto venerdì 30 giugno, dopo due giorni di ricovero. La famiglia chiede risposta, visto che alla moglie è stato detto che la sedazione veniva somministrata in quantità minime. In questi giorni verrà fatta l’autopsia dell’uomo e la procura della Repubblica di Brescia sta indagando sulla questione, con tanto di Nas che si sono presi carico di acquisire la cartella clinica dell’uomo.