Ivana Spagna, dal tumore della madre al tentato suicidio: il momento orribile vissuto
Ospite del salotto di Verissimo, la cantautrice italiana racconta di quel drammatico periodo che da lì a poco le sarebbe costato la vita.
Oggi ha 68 anni, una carriera costellata di successi e due relazioni amorose purtroppo giunte al termine. Il primo matrimonio con il modello Patrick Debort, preceduto da otto anni di frequentazione, si celebrò nel 1992 a Las Vegas, ma durò solamente una settimana. Dopo questa brutta esperienza, Ivana si lega sentimentalmente al suo manager Ugo Cerruti, l’uomo con cui ha avuto una relazione stabile durata 15 anni.
Anche questa storia d’amore arrivò al capolinea. La donna non ha mai avuto figli, probabilmente perché in passato ha avuto un aborto spontaneo durante un tour. L’evento infatti, è stato molto tragico per la cantante, che decise di non cercare più alcuna gravidanza.
La sua carriera in compenso, è stata davvero strepitosa. Negli anni ‘80 infatti, con il nome d’arte Spagna, produce due celebri brani, Easy Lady e Jealousy. Questi successi da lì a poco fanno il giro del mondo. L’artista più volte sale sul palco dell’Ariston, ottenendo spesso i primi posti in classifica. Nel 2006 vince addirittura un Disco d’Oro alla carriera, per aver venduto più di 10 milioni di dischi nel mondo.
Tuttavia, nel bel mezzo del suo successo, Ivana Spagna ha dovuto affrontare un periodo davvero drammatico che l’ha portata sull’orlo del suicidio; ma vediamo nel dettaglio.
Il racconto shock: la scoperta del tumore e il tentato suicidio
Durante una lunga intervista nello studio di Silvia Toffanin, Ivana Spagna è tornata a parlare di quel terribile periodo in cui stava per farla finita. A salvarla è stata la sua gattina. Questo episodio tuttavia, è stato il seguito di un momento drammatico, in cui la donna scoprì che sua madre aveva un tumore. “Mia madre non sapeva di avere un tumore come lo aveva avuto mio padre. Lei, quando assisteva mio padre, mi diceva: “Ivana se dovessi avere un giorno la stessa malattia, non dirmelo o mi butto nel Mincio”. Quando è successo, io non gliel’ho detto. Faceva le cure, lo aveva comunque intuito. Io continuavo a lavorare, perché se mi fossi fermata avrebbe capito tutto. Ero impegnata nel tour. Quando lei è mancata, io la sera sono andata a cantare, perché per il mio dolore non potevo fare perdere il lavoro a tecnici, musicisti, addetti ai lavori. Non ho mai perso una serata, sono arrivata alla fine che ero l’ombra di me stessa. Andavo avanti con le pastiglie per dormire”.
La cantante stremata dai ritmi costanti e dai brutti pensieri che invadono la sua mente, un giorno torna a casa dopo l’ultima tappa del tour e pensa: “Fino adesso ho pensato agli altri, ora penso a me”. Lì ho avuto quel brutto pensiero, lo stavo proprio mettendo in atto. La stavo facendo finita. Se qualcuno ci pensa, dico che non bisogna farlo. Io sono scampata grazie a un miagolio della mia gattina. Mi svegliò dal torpore. Mentre organizzavo (il suicidio, ndr), provavo una calma terribile, che aiuta a fare tutto come fosse la cosa più naturale del mondo. Mi sono presa in braccio la gatta, ho pianto tanto, tanto. Anche al massimo della disperazione, non si deve fare questo errore”.
Ad oggi per fortuna questo rimane solo un terribile ricordo, ma ricordando il passato conclude: “Così soffre solo chi ci ama, facciamo del male alla gente che ci ama. Bisogna combattere per rispetto degli altri e per rispetto della vita”.