Marco Columbro, l’aneurisma l’ha devastato: “in coma profondo per 25 giorni” | Era in uno “stato vegetativo”
Una terribile tragedia che ha cambiato la sua vita: così il noto attore racconta di quella malattia che è arrivata come un lampo.
Il noto attore e conduttore televisivo ha deciso di abbandonare la sua carriera costellata di successi. La sua scelta viene da una meditata riflessione, ma quello che l’ha reso protagonista in passato, rimarrà per sempre nella storia della televisione italiana.
Marco Columbro, classe ‘50, si laureò in psicologia e pedagogia all’Università degli studi di Firenze, ma la sua carriera negli anni ‘70 lo portò nei palchi teatrali.
Da quel momento la carriera dell’attore prese il volo; il pubblico iniziò ad apprezzarlo grazie alle numerose trasmissioni di successo targate Mediaset. In tanti lo associano tuttora allo strepitoso duo con Lorella Cuccarini, che l’ha visto al timone di Domenica In per diversi anni.
“Non ho più voglia di fare televisione, se proprio devo dirlo. Ho voglia di fare altre cose”, ha ammesso nel format Un caffè su Youtube; ma dietro a questa decisione si cela un motivo, o meglio, un avvenimento che è stata la conseguenza della sua scelta: quel terribile aneurisma che l’ha devastato.
Dal coma in stato vegetativo alla nuova vita
L’aneurisma l’ha fatto finire 25 in coma profondo, praticamente uno stato vegetativo, “Non sapevo più chi fossi. Poi non riuscivo a fare cose banali”, ha raccontato Columbro nel salotto di Oggi è un altro giorno, riferendosi al terribile aneurisma che nel 2001 gli ha stravolto la vita. Durante la messa in onda della trasmissione del 15 maggio 2023, Serena Bortone ascolta la testimonianza dell’ex conduttore che l’ha visto protagonista di quel terribile ictus, ammettendo di avere ricordi annebbiati di quel periodo.
Per avere chiaro il quadro di quanto accaduto, facciamo un salto nel passato. In quell’anno Marco Columbro era al lavoro sulla sit-com “Ugo”: “Furono mesi di arrabbiature, la pressione mi salì alle stelle. Cominciai a soffrire di mal di testa fortissimi, ma pensavo alla sinusite. In quello stato andai a trovare mio padre ricoverato a Viareggio, senza sapere di avere già un’emorragia cerebrale. Tre giorni dopo a Biella per una conferenza di geometria sacra mi sentii male: feci in tempo sdraiarmi sul letto e mi risvegliai il 24 dicembre”, ha raccontato ai microfoni de Il Corriere della Sera. Solo grazie a quell’emorragia, scoprì di avere qualcosa di ben più grave. Un aneurisma.
Dopo 25 giorni di coma profondo, non si ricordava neanche chi fosse: anche le cose più banali come farsi la barba o usare le posate risultavano un’impresa ardua. “Come fossi un bambino che nasce in un corpo da adulto, ma con la mente a pezzi”, ha raccontato a Bella Ma. Poi arrivò il cambiamento, quello decisivo. “Dopo la malattia per la televisione sono morto. Mi sono dedicato al teatro, alla mia azienda di biologico e al mio resort in Toscana”, ha ammesso alla Repubblica, orgoglioso della sua nuova vita.