Gino Paoli all’atto finale | Decisione presa dopo Sanremo: tutti in lacrime
Il grande cantautore italiano Gino Paoli, all’età di 88 anni ha deciso di rimettersi in gioco tra critiche e applausi, tuttavia i pareri del pubblico rimangono discordanti.
Che Gino Paoli sia tuttora un pilastro della musica italiana non possiamo di certo negarlo, ma in questo Festival di Sanremo l’uomo ha ricevuto non poche critiche. La scelta di farlo salire sul palco dell’Ariston è stata di Amadeus, dove Gino ha accettato con grande entusiasmo. L’abbiamo sentito cantare alcune canzoni tra cui Una lunga storia d’amore, uno dei più grandi successi del cantautore, pubblicata nel 1984. Una storia molto romantica che parla di un amore indissolubile che resiste agli alti e bassi che la vita gli mette davanti.
Come detto in precedenza, la scelta di Amadeus è stata molto criticata dal pubblico che ha espresso più di una volta sui social il proprio pensiero di dare spazio alle nuove generazioni. In realtà, dietro la scelta di portare Paoli anche quest’anno al Festival di Sanremo, si cela un motivo molto più profondo.
Gino Paoli, classe ’34, entra a far parte del mondo della musica in un momento storico di grande cambiamento, gli anni ’60. Lui infatti, prese parte dei cosiddetti cantautori della scuola genovese, un movimento culturale legato alla canzone d’autore.
Questo movimento, nato appunto negli anni ’60, aveva come scopo quello di introdurrre la musica d’autore in Italia, laddove esisteva un concetto musicale totalmente privo di racconto, ma con il solo scopo di mettere insieme filastrocche intonate, insieme a delle buone capacità canore dei cantanti di quell’epoca. Al movimento presero parte diversi artisti italiani come Umberto Bindi, Luigi Tenco e anche Fabrizio De Andrè.
Gino Paoli tra presente e passato
Sebbene l’idea di introdurre Paoli nel nuovo panorama musicale italiano sia una ragione più storica che altro, ad oggi il cantautore lo vedremo solamente in qualche sporadica comparsa, in quanto, la sua lunga carriera sembra oramai arrivata al capolinea. Arrivato all’età di 88 anni infatti, l’uomo ripercorre i suoi brani storici, che al Festival hanno fatto emozionare il pubblico, generando anche non poco scalpore a causa del famoso aneddoto del passato di Little Tony.
In realtà Gino Paoli si chiede perché, nonostante le critiche, alla sua età piace comunque ai giovani: “È una domanda che mi sono sempre posto”. Come riportato da RollingStone, durante un’intervista spiega: “Non so, quello di cui parlo io sono le emozioni, i sentimenti, quindi tutto sommato chi ha dentro emozioni e sentimenti in qualche modo si riconosce in quello che scrivo. In fondo ho sempre pensato che io dico le parole che tutti hanno dentro ma che non sanno esprimere”.
Molto probabilmente questi saranno gli ultimi anni in cui vedremo e sentiremo il noto cantautore Gino Paoli, ma quello che c’è dietro a questo grande artista è qualcosa che verrà ricordato per sempre nella storia della musica italiana, per non dimenticare le nostre radici.