Simona Ventura, la malattia arriva come una mattonata: “Rischio il trapianto di polmoni”
Il futuro marito di Simona Ventura, Giovanni Terzi, soffre di una rara malattia genetica che potrebbe portarlo al trapianto di polmoni.
Il noto giornalista, nonché compagno della conduttrice Simona Ventura, un po’ di tempo fa ha rivelato il grosso fardello che lo affligge oramai da qualche anno. Si tratta di Dermatomiosite amiopatica, una rara malattia genetica che colpisce i polmoni ed è stata anche la causa della morte della madre del giornalista.
Questa condizione è degenerativa, motivo per cui, se la situazione dovesse peggiorare, Terzi dovrà sottoporsi ad un trapianto di polmoni. Il giornalista sta evitando a tutti i costi l’operazione, ma si rende conto che la respirazione si fa sempre più affaticata, ricordandogli ogni giorno la sua lotta. “Ogni mese vado in ospedale e mi danno la terapia, sono cure monoclonali e possono dare complicazioni fastidiose, ma io non ho avuto nulla, se non le avessi tollerate sarebbe stato un problema. A dicembre mi diranno se queste cure riescono ad arrestare la malattia o se bisognerà fare un possibile trapianto”. Terzi non naconde più la sua malattia, in quanto “Il fatto di raccontarlo diventa terapeutico perché fa sì che io l’affronti”.
Al suo fianco per fortuna c’è Simona, che Terzi dipinge come un angelo che riesce a dare al giornalista la forza di lottare, così lo racconta a Storie Italiane, sottolineando quanto è importante la presenza di Simona nella sua vita.
“Simona ha ridato progetto alla mia vita”
Una sfida che i due lottano assieme: «Ho avuto un momento molto duro. Ho affrontato tutto con Simona, poi è partita la speranza. Sono convinto che riusciremo a evitare di arrivare al trapianto di polmoni. Sto facendo di tutto per evitare alcune cose, come di andare in giro con l’ossigeno. Spero di farcela».
Non sarà di certo la malattia a fermare il loro grande amore iniziato nel 2018. A fine marzo la coppia ha annunciato di aver fissato la data del matrimonio, che coronerà finalmente il loro sogno.
«Simona ha ridato progetto alla mia vita, ha dato senso a tutto. Facciamo fatica a staccarci, stiamo così bene con i nostri ragazzi”. Il giornalista precisa che Simona è stata in grado, non solo di accettare la malattia, ma di dargli la forza e la speranza necessaria per andare avanti. “Nella malattia mi è stata sempre vicino, come una roccia. Ha tenuto botta sempre. In alcuni momenti mi ha fatto capire la sua preoccupazione, ma lei riesce a sedarmi, non a farmi aumentare le paure”.