Paolo Bonolis, la tragedia improvvisa si è abbattuta sulla famiglia: “Intervento al cuore complicato” | La grave malattia
La primogenita di Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli ha una grave malattia congenita: l’operazione complicata raccontata dalla coppia.
La nascita di un figlio è un evento meraviglioso, un connubio di emozioni che sono dovute dall’arrivo di una nuova vita. Per Paolo e Sonia, questo evento è stato alquanto drammatico, in quanto la bambina dalla nascita presentava un danno cardiaco che ha richiesto un’operatione davvero pericolosa.
Sonia, con un filo di vergogna ammette di non essersi sentita madre per un po’ di tempo dalla nascita. Per quanto a questi possa sembrare una cosa insensibile e fuori natura, Sonia racconta a cuore aperto le motivazioni di questo pensiero.
“Quel giorno è cambiata completamente la mia vita. L’ultimo mese di gravidanza è stato allucinante e non ho foto di Silvia appena nata perché avevo paura in qualche modo di affezionarmi perché avevo paura di perderla. Le ho fatto le prime foto a quattro mesi” ha confessato Sonia Bruganelli a Verissimo.
La piccola è nata con una malattia congenita che ha richiesto un intervento al cuore complicato. La bimba aveva un problema cardiaco.“…dopo l’operazione ha avuto un’ipossia cerebrale che le ha comportato dei danni motori. Aveva solo un danno cardiaco che era stato sistemato con l’operazione. Purtroppo l’intervento era talmente complicato che ha avuto un infarto e danni neurologici, per fortuna non cognitivi”.
La battaglia e la disabilità
La mamma ha confessato di non essersi sentita mamma fino al 4 mese di età della piccola, confessione che l’ha portata ad essere recriminata dal suo pubblico. Ad oggi la situazione è cambiata dal giorno e la notte, in quanto le condizioni della bambina sono stabili e non corre rischi gravi. “Io non mi sentivo una mamma emotivamente all’altezza di quella situazione così difficile, sono stata molto criticata per questo, ma Paolo mi ha dato una forza enorme. Ora quando mi dice ‘mamma ti amo’ è meraviglioso”.
Ad oggi Silvia ha poco più di 20 anni e sta bene, a parte il disturbo motorio e del linguaggio che purtroppo, limita la ragazza in molteplici attività quotidiane, che possono risultare semplici per molte persone.
Ad ogni modo la ragazza è felice, e lo sono anche i suoi genitori che ammettono di provare un affetto viscerale nei confronti della figlia Silvia, forse dovuto al grande senso di protezione. Sonia in studio ha ammesso:“Silvia è l’unica che mi smuove tutto. Il momento più bello della giornata è quando la sera mi dice ‘mamma buonanotte’. Per un periodo ho avuto paura che non potesse neanche parlare, vedere o sentire. Paolo mi chiama il Boia di Rotterdam, dice che non ho sentimenti né negativi né positivi, ma che con Silvia mi si smuove tutto”.