Pierluigi Diaco e la confessione sulla malattia che lo ha colpito in passato: una sofferenza atroce che ha cambiato la sua vita
La professionalità di Pierluigi Diaco dal punto di vista giornalistico e di conduzione ha sempre lasciato il pubblico senza fiato. Il suo volto è associato al famoso programma televisivo Bella Mà e in passato ha condotto anche Ti sento, entrambi in onda su Rai 2. Purtroppo, nonostante la sua professionalità, di recente il conduttore ha ammesso di aver vissuto un dramma davvero doloroso.
L’esordio nel mondo giornalistico per Pierluigi Diaco avviene nel 1985 con un programma che creò particolare polemica per l’omonimo titolo scelto, Generazione X (il programma aveva lo stesso titolo di quello proposto da Mediaset, condotto da Ambra Angiolini). Inoltre, Pierluigi Diaco è stato tra gli autori del famoso talk show Bontà loro, condotto da Maurizio Costanzo.
Grazie al programma Bella Mà, Pierluigi è riuscito a conquistare una buona fetta di spettatori che lo seguono con grande stupore e ammirazione. Circa gli ascolti che in questo periodo crescono sempre di più, Diaco si è detto felice e orgoglioso del lavoro che sta realizzando con il suo staff, aggiungendo: “Gli ingredienti sono semplici: umiltà, allegria e passione. Devo ringraziare i tecnici del Centro Produzione Fabrizio Frizzi di Roma che quotidianamente danno il massimo per garantire la qualità del prodotto”.
Nonostante il suo esordio brillante e professionale, Pierluigi Diaco ha vissuto un momento doloroso e sofferente che ha deciso di raccontare in una intervista rilasciata in diretta ai microfoni di Io e te.
La sua confessione ha creato grandissima commozione in studio emozionando i presenti e il pubblico da casa. Il conduttore di Rai 1, durante la lettura di alcune missive inviate a Katia Ricciarelli, ha dichiarato di aver sofferto di una malattia che ancora oggi non è del tutto capita.
Commentando la lettera ricevuta dalla Ricciarelli, in cui una spettatrice affermava di soffrire di attacchi di panico, Pierluigi Diaco ha rivelato la sua di malattia: “Ho sofferto di un male interiore, la depressione… Ho fatto un percorso, sono andato dal neurologo e poi ho fatto analisi di gruppo e individuale. Non esistono malesseri di serie A e di serie B. I mali dell’anima vanno curati con gli specialisti e non sottovalutati”.
Secondo un’analisi dell’Instat, ci sono circa 2,8 milioni di persone che soffrono di questo disturbo. L’unico modo per guarire è trattare questa patologia alla pari di tutte le altre; la sola forza di volontà non basta perché essa è legata alla sfera psichica.