Giletti ci va pesantissimo: “a casa con il frigo vuoto”
Parole durissime quelle di Massimo Giletti che lasciano l’amaro in bocca ai telespettatori di Non è l’Arena
Massimo Giletti conduce da anni il suo talk Non è l’Arena su La7, da quando nel 2017 ha abbandonato la tv di Stato dopo essere stato per 13 anni al timone di L’Arena. Ma oltre ad essere conduttore e giornalista presta anche la sua voce a radio RTL 102.5 nel suo programma Giletti 102.5 nel quale “dà voce agli ascoltatori”.
Un uomo che sa ascoltare e che si fa spesso portavoce del malcontento degli italiani soprattutto sulla sempre spinosa questione politica che comprende i diritti della casta e le ingiustizie perpetrate ai danni dei poveri lavoratori.
Le parole di Massimo Giletti
Esattamente il tema dell’ultima puntata di Non è l’Arena dove un indignato Massimo Giletti ha letto la lettera di un telespettatore, Pietro, che si è sfogato per la sua difficile situazione finanziaria. Situazione che stride ancora di più ora che è venuta fuori la notizia dei consiglieri della Regione Sicilia che hanno aumentato il loro già cospicuo salario.
Ospite in studio uno dei suddetti consiglieri, Cateno De Luca, al quale il conduttore ha voluto leggere la lettera del telespettatore disperato ed amareggiato. Giletti ha esordito con: “11mila euro prendete al mese. Per carità io sono per pagare bene i politici ma questo aumento Istat nel momento in cui c’è un’inflazione così alta va a 900 euro in più al mese che è lo stipendio di molti italiani”.
E prosegue: “Le leggo la lettera di Pietro; ‘ho 48 anni sono siciliano lavoro a 850 euro al mese 20 ore settimanali in un supermercato. Io non riesco a trovare lavoro a tempo pieno. Gianfranco Micciché si lamenta che arriva a stento a fine mese, io che diavolo devo dire?’ ” Non solo, il telespettatore, spiega il conduttore ad un impassibile De Luca, a riprova di ciò che ha appena lamentato, invia una foto dimostrativa.
Il coraggio che manca
Massimo Giletti, sempre più infervorato, la mostra e tuona: “Questo ce lo dice ‘ho il frigo vuoto’ ci ha mandato pure la fotografia. 48 anni, 20 ore settimanali e voi non avete il coraggio di fare una norma che dica ‘no ne abbiamo già tanti rifiutiamo i 900 euro al mese in più e li diamo a questi qui'”.
Parole che riassumono tutto lo sdegno di chi fa fatica a mettere un piatto a tavola e magari rischia anche di perdere la casa, e deve assistere impotente a notizie come quella dell’aumento di stipendio dei politici.