Catene o calze da neve? Ecco come effettuare la scelta più adeguata: caratteristiche, prezzi e specifiche dei due modelli.
La normativa vigente prevede degli obblighi piuttosto stringenti per gli automobilisti durante il periodo invernale. I drastici sbalzi termici, unitamente alla possibilità di gelate repentine, rendono il manto stradale più pericoloso rispetto al resto dell’anno, e tale evenienza favorisce un aumento statistico di incidenti e scivolate fuori dalla carreggiata.
Dal 15 novembre al 15 aprile sussiste quindi l’obbligo di mantenere a bordo della vettura le canoniche catene da neve, da montare qualora le condizioni dell’asfalto si rivelino proibitive per la marcia. Alcune strade, dotate di apposita segnaletica verticale, possono estendere l’obbligo anche al di fuori del periodo previsto dalla legge.
La presenza di ghiaccio e neve sulla carreggiata implica il rischio di slittamenti e perdite di aderenza, in conseguenza al minore attrito impresso dalle ruote sulla strada.
Possiamo quindi rispettare le norme stradali acquistando le apposite catene in commercio, oppure optare per una seconda soluzione, più recente e innovativa: le calze da neve. Questi dispositivi sono presenti sul mercato da più di un decennio, ma solamente nel 2011 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha approvato il loro utilizzo. Scopriamo quindi le principali differenze tra i due strumenti antislittamento.
Le catene da neve sono generalmente composte da sottili maglie metalliche, spesso in acciaio zincato, e montano un anello che si posiziona nella parte esterna della ruota grazie ad alcuni tensori. Questi dispositivi devono risultare omologati, rispettando gli standard di sicurezza UNI11313, oppure ON VI5117. Piuttosto ostiche nella fase di montaggio, risultano ad oggi lo strumento per antonomasia per migliorare l’attrito della vettura sul manto stradale.
Per quanto riguarda le calze da neve, invece, sono dei copriruota morbidi realizzati con materiali di alta qualità, come ad esempio il poliuretano. Esse garantiscono un’ottima resistenza all’usura e una lunga durata, e si adattano perfettamente e con facilità alla sagoma dei pneumatici. Risultano quindi più pratiche da montare, rispetto alle canoniche catene, ma devono anch’esse rispettare dei rigidi standard di omologazione, come previsto dalla norma ON V5121.
A parità di efficacia, la discriminante fondamentale risiede in primis nelle preferenze personali, nonché nelle caratteristiche tecniche dell’auto su cui installare le calze o catene.
In alcuni modelli di vetture, infatti, l’intercapedine tra la gomma e il vano risulta troppo sottile per ospitare il volume delle catene. In questo caso, possiamo optare per le pratiche calze. Queste ultime, infine, permettono un facile montaggio, e risultano perciò maggiormente adatte agli automobilisti inesperti. Per quanto riguarda il prezzo, le catene possono raggiungere anche il tetto esorbitante di 800 euro, a seconda del formato e del marchio, mentre le calze vantano prezzi molto inferiori. Esse raggiungono generalmente i 70 euro complessivi, e risultano peraltro meno ingombranti e molto più leggere al trasporto.