Matteo Messina Denaro, sapete a quanto ammontava il suo patrimonio? La cifra vi lascerà senza parole | Ai livelli di Berlusconi
Il patrimonio del boss Matteo Messina Denaro vanta cifre da capogiro, e siamo solo agli inizi delle indagini. Cosa altro nasconde?
Il 2023 sarà ricordato come l’anno in cui le forze dell’ordine hanno inflitto una bella batosta alla mafia: la cattura del boss superlatitante Matteo Messina Denaro. Scomparso dalla vita pubblica da circa 30 anni, è stato possibile arrestarlo lo scorso 16 gennaio grazie a controlli incrociati su cartelle cliniche visto il suo precario stato di salute captato attraverso intercettazioni telefoniche ai familiari.
Ed è stato preso infatti proprio davanti l’ospedale in cui si era recato per le sue terapie, a Palermo. Il comandante dei carabinieri Teo Luzi ha commentato soddisfatto, riporta Ansa: “Un risultato grazie al lavoro fatto anche dalle altre forze di polizia, in particolare dalla polizia di Stato. La lotta a Cosa nostra prosegue. Il cerchio non si chiude. E’ un risultato che dà coraggio, che ci dà nuovi stimoli ad andare avanti e ci dà metodo di lavoro per il futuro, la lotta alla criminalità organizzata è uno dei temi fondamentali di tutti gli stati”.
A fargli eco Pasquale Angelosanto, comandante dei Ros: “E’ il risultato di un lavoro corale che si è svolto nel tempo, che si è basato sul sacrificio dei carabinieri in tanti anni. L’ultimo periodo, quelle delle feste natalizie, i nostri lo hanno trascorso negli uffici a lavorare e a mettere insieme gli elementi che ogni giorno si arricchivano sempre di più e venivano comunicati”.
Il patrimonio di Matteo Messina Denaro
Una vita da latitante si, ma di lusso, a quanto pare. Vestito con abiti costosi, al momenti dell’arresto Matteo Messina Denaro sfoggia al polso un orologio dal valore di 30mila euro. E al momento in cui sono scattate le perquisizioni nei suoi vari covi in giro per la città, e rinvenuti gli agganci con prestanome e fidati vari, si inizia a quantificare il suo ingente patrimonio.
Secondo il Sole24Ore la cifra si aggira, per difetto, intorno ai 4 miliardi di euro: “C’è stato di tutto nel patrimonio del capomafia trapanese: la grande distribuzione commerciale, impianti eolici, villaggi turistici, immobili, opere d’arte grazie al suo compaesano Giovanni Franco Becchina che secondo alcuni pentiti sarebbe stato un ricettatore di reperti archeologici trafugati per conto della famiglia Messina Denaro”.
Le condizioni di salute
E poi ancora, ad un grande imprenditore, coinvolto in affari con il boss “sono stati prima sequestrati e poi confiscati dodici società, 220 fabbricati (palazzine e ville) e 133 appezzamenti di terreno per 60 ettari”. Si tratta di “Giuseppe Grigoli, cui è stato sequestrato un patrimonio di 700 milioni di euro: Grigoli, condannato per essere stato il braccio imprenditoriale di Matteo Messina Denaro, era il proprietario di una rete di supermercati della Grande distribuzione organizzata targati Despar”.
Ma Messina Denaro aveva le mani in pasta anche nell’energia eolica e in un colosso del turismo che ormai è passato in mani oneste. Al momento il boss è agli arresti in carcere anche se i suoi legali, tra cui la stessa nipote Lorenza Guttadauro, chiede la scarcerazione sostenendo: “Le sue condizioni sono molto gravi. Non credo che la cella possa essere paragonata ad un ambulatorio medico. Non so se lo stanno curando bene”. Sicuramente ci saranno nuovi sviluppi sulla vicenda.