La vita della Duchessa è sempre più impegnata, ma ora deve fare i conti con quello che sta attraversando il suo primogenito.
Non c’è alcun dubbio che Kate Middleton sia oberata di lavoro. Tra impegni ufficiali e impegni familiari, le sue giornate sono piene. Del resto però, è ciò che si poteva immaginare quando ha deciso di entrare a far parte della Royal Family, sposando colui che un giorno diventerà il futuro erede al trono.
La coppia si è conosciuta alla St. Andrews University, anche se inizialmente era nato un semplice rapporto di amicizia. Con il tempo però questo rapporto si è trasformato in qualcosa di più, culminando in una vera e propria relazione d’amore.
Nonostante qualche piccolo incidente di percorso durante gli anni, nel 2011 Kate e William hanno pronunciato il fatidico sì, circondati dai familiari e da migliaia di sudditi che si erano radunati di fronte all’Abbazia di Westminster per festeggiare la nuova coppia reale.
Si tratta della stessa Abbazia che ha visto convolare a nozze l’attuale Re Carlo e la ex moglie, la Principessa Diana, venuta a mancare nel 1997. I Principi del Galles hanno avuto tre figli, Charlotte, Louis e George, il quale un giorno succederà al padre diventando Re.
Proprio perché il piccolo George un giorno erediterà il trono, il suo destino ormai è segnato. O almeno lo è sulla carta. Infatti almeno per ora il principino sogna di fare ben altro. Si tratta di un comunissimo lavoro che però ha catturato il cuore del primogenito di Kate e William.
Da quanto dichiarato da questi ultimi nel corso di alcune visite ufficiali, George sognerebbe di diventare un poliziotto. Proprio così, un lavoro ovviamente molto diverso dal ruolo che un giorno dovrà assumere. All’età di 9 anni, a detta dei genitori, sarebbe ossessionato da tutto ciò che riguarda le forze dell’ordine. Addirittura, lo scorso dicembre avrebbe chiesto a Babbo Natale una macchinina della polizia.
Ma del resto di tratta di un sogno che accomuna moltissimi bambini, anche se il principino non potrà mai esaudire il suo considerato che il suo futuro è già segnato. Però nulla lo vieta di fantasticare su questa possibile vita parallela che avrebbe potuto avere se non fosse nato nella Royal Family e se non fosse il predestinato a diventare un giorno Re.