Pericoli in cucina, come usare queste due erbe aromatiche | Attenzione: possono essere tossiche
Una recente indagine rivela il potenziale tossico di due comuni erbe aromatiche: il loro consumo può avere severe ripercussioni sulla salute.
Un recente articolo proveniente dalla testata specializzata “Agrodolce” lancia l’allarme: alcuni cibi ed erbe aromatiche molto utilizzate in cucina possono implicare dei rischi, soprattutto se ingeriti in dosi ingenti.
Walter Farnetti denuncia infatti: “La questione dei veleni nel cibo non è soltanto un fatto letterario. Molti alimenti, assunti in quantità eccessive, manifestano la loro natura tossica, altri sono trattati in modo da diventare nocivi“.
E ancora: “Nel primo caso dovremo soltanto badare alle quantità ingerite, e prendere alcune precauzioni; nel secondo, interrogarci sulla nostra superficialità di consumatori, disposti a sacrificare naturalità e bontà pur di vedere un prodotto gonfio, lucido, smagliante, e sull’onestà di produttori e venditori poco attenti alla qualità se si tratta di aumentare i volumi.”.
In effetti, al di là dei prodotti industriali, anche frutta e verdura possono subire dei trattamenti potenzialmente deleteri per l’acquirente. Cerchiamo dunque di privilegiare gli acquisti da rivenditori di fiducia, e preferibilmente a chilometro zero. Alcune erbe aromatiche ,inoltre, vanno utilizzate con parsimonia a causa di alcune componenti che possono sviluppare effetti tossici e cancerogeni: scopriamo quali.
Erbe aromatiche, scatta l’alert per prezzemolo e basilico
Prezzemolo e basilico sono tra le erbe più largamente utilizzate in ambito gastronomico, e regalano un tocco di colore alle pietanze, infondendole al contempo degli inconfondibili aromi caratteristici. Il prezzemolo, però, contiene una sostanza anti-nutrizionale: si tratta della miristicina, dalle note caratteristiche neurotossiche. Essa è presente inoltre in altre piante edibili come la noce moscata, l’aneto e le carote. La bassa concentrazione sembrerebbe scongiurare effetti pesanti sull’organismo; tuttavia consigliamo un consumo moderato e saltuario di questi alimenti.
Il basilico, invece, contiene naturalmente il metileugenolo, a cui alcuni studi attribuiscono potenzialità cancerogene. Le piante di dimensioni ridotto ne contengono in maggiore quantità; per tale ragione è preferibile utilizzare le foglie provenienti dalle piante più sviluppate.
Patate sotto osservazione
Brutta notizia per gli amanti di questo tubero fragrante e gustoso. Le patate contengono infatti solanina, una sostanza che si concentra principalmente sulla buccia, nei fiori e nelle parte esposte al sole, e che assumono di conseguenza una colorazione verde.
Questo glicoalcaloide può provocare sonnolenza e stanchezza e, se ingerito in dosi massicce, può favorire anche l’insorgenza di emorragie e irritazioni della mucosa gastrica. Agli esemplari di patate vecchie ed ossidate preferiamo quindi i più giovani e freschi, badando bene di eliminare le porzioni verdi con un coltello.