Francesca Fagnani, la tragedia sulla sua pelle: “Un vuoto devastante”
Francesca Fagnani si racconta e confessa la tragedia vissuta che le ha causato tanto dolore e le ha procurato un grande vuoto
La “belva” Francesca Fagnani per una volta si racconta. La giornalista è alla guida del suo Belve da diverse stagioni, un programma che ha lei stessa ideato, in cui gli ospiti, in una faccia a faccia, si sottopongono ad una serie di domande scomode che pone la conduttrice. Quest’anno l’abbiamo vista in una veste inedita di co-conduttrice al fianco di Amadeus al Festival di Sanremo.
Nella vita privata è legata dal 2013 con il collega Enrico Mentana, e pare che ai tempi dell’inizio della loro frequentazione lui fosse ancora sposato con Michela Rocco Di Torre Padula che avrebbe chiamato la Fagnani “sfasciafamiglie”.
Riguardo il suo ruolo a Sanremo ha ammesso al Messaggero: “Intellettuale no, per carità. Giornalista. […] Cosa farò? Sarò al servizio del Festival. Ma ancora non ci sono state riunioni, penso che si punterà sulla spontaneità. Le battute saranno le mie. Vivrò l’esperienza…”. E sembra che se la sia cavata egregiamente.
Il dolore di Francesca Fagnani
Ma, come detto, per una volta tanto è stata Francesca Fagnani a parlare di sé, a rispondere a delle domande. A Vanity Fair per esempio, dove qualche mese fa alla domanda su cosa sia l’amore per lei, ha risposto: “Ho provato un amore fortissimo per mia madre quando l’ho persa, sette anni fa. Mi è arrivato come schiaffo, e per tanto tempo ho provato una sorta di buco nel cuore. Ancora adesso, quando ci penso. Quello che ho provato per mia madre è stato un amore sconvolgente, perché irrecuperabile. Nessuno ti può amare e preoccuparsi per te come una madre”.
Un dolore, quello per la perdita della mamma, che è stato, come per tutti, sconvolgente. A Sette del Corriere è tornata sull’argomento e ha confessato che nonostante sia passato del tempo, il sentimento è rimasto immutato.
Ha ammesso la Fagnani: “È un dolore che non può passare. È stata il grande spartiacque della mia vita. Quando perdi tua madre smetti di essere figlio, entri in un’altra dimensione, dove sai di essere più solo. Nessuno si preoccuperà per te come può farlo una mamma. Noi non siamo altro che materia materna”.
E aggiunge: “Non avevamo un rapporto morboso, eppure quando è mancata ho sentito un vuoto devastante. Purtroppo ho capito di non aver sfruttato tutte le occasioni per vivere appieno quel tipo di amore. Tante volte ho privilegiato un atteggiamento conflittuale rispetto a uno più accogliente. Me ne sono pentita”. Bisogna amarsi finché si è in tempo.