Orecchie tappate, stai sbagliando tutto: rischi di perdere l’udito
Orecchie tappate, che guaio! Ecco come risolvere questo fastidioso disagio senza compromettere l’apparato uditivo.
Questo increscioso inconveniente occorre ciclicamente nella vita di chiunque, e può insorgere in seguito a svariate cause scatenanti.
In primis, le orecchie tappate possono denunciare un’eccessiva esposizione agli stimoli acustici, specialmente nell’ambiente lavorativo. Alcune mansioni, in effetti, risultano ad alto tasso di rischio logorio dell’apparato uditivo, e la prolungata sovra-stimolazione può provocare irreparabili danni clinici.
Talvolta, nemmeno gli appositi tappi e le cuffie isolanti riescono a schermare efficacemente gli impulsi sonori più molesti, e si limitano a tamponare il danno. Le rituali visite aziendali, però, dovrebbero evidenziare eventuali criticità sul posto di lavoro, tutelando la salute dei lavoratori, e certificando eventuali perdite dell’udito.
Più comunemente, però, le orecchie tappate insorgono in caso di pesanti raffreddori, oppure di accumuli di cerume nel condotto uditivo: vediamo quali strategie adottare in tal caso, e quali evitare nel modo più assoluto.
Orecchie tappate: ecco le soluzioni più efficaci
In caso di tappi di cerume o catarro, possiamo facilmente rimuovere l’occlusione dal condotto tramite le apposite candele che, attraverso una lenta combustione, attirano nella cavità centrale il materiale di scarto presente nell’orecchio.
Possiamo altresì optare per un mucolitico, abbinandolo inoltre all’olio d’oliva. Questo trattamento efficace e molto economico prevede il leggero riscaldamento dell’olio, che verrà poi prelevato con un contagocce, ed inserito direttamente nell’orecchio. Il fluido tiepido contribuirà con ogni probabilità allo scioglimento dei tappi di cerume, che coleranno spontaneamente fuori, una volta effettuato un risciacquo con abbondante acqua. È possibile infine ricorrere ai tradizionali suffumigi: un’immersione nei vapori balsamici non solo libera le vie aeree, ma contribuisce anche a scongiurare l’accumulo di materia nelle orecchie.
Attenzione ai cotton fioc
Sebbene il comparto dedicato all’igiene personale promuova questi piccoli strumenti da molti anni, in caso di occlusione possono rivelarsi addirittura controproducenti. Molto spesso, quando l’orecchio risulta tappato, l’istinto predominante è quello di scavare all’interno del condotto, nell’intento di liberarlo. Niente di più azzardato, purtroppo.
Spesso accade, infatti, che il cotton fioc spinga ancora più in profondità la materia occlusiva, peggiorando di fatto la condizione uditiva dell’ingenuo fruitore. Ipotesi ancora peggiore: questi bastoncini, seppur morbidi, se spinti incautamente lungo il canale possono perforare il timpano, creando danni anche permanenti all’udito. Se le orecchie tappate dovessero configurarsi come un disturbo cronico o ricorrente, consigliamo in ogni caso di contattare uno specialista del settore, escludendo a priori le pratiche rischiose.