Per avere un bucato asciutto e profumato anche in inverno, possiamo ricorrere a 7 semplici step: addio ai panni umidi e maleodoranti!
Durante la stagione invernale il rito del bucato può diventare una vera e propria via crucis: le ore di luce disponibili calano drasticamente e, al di là di veloci operazioni di arieggiamento degli ambienti, i panni umidi rimangono all’interno delle mura di casa.
Relegati nel canonico stendibiancheria, i vestiti e i tessuti di arredo faticano ad asciugarsi, complice anche l’alto tasso di umidità presente nelle stanze dedicata allo scopo.
L’asciugatrice presenta sicuramente dei vantaggi, ma anche importanti malus, a partire dal dispendio di energia elettrica del dispositivo. In secondo luogo, i frequenti cicli di asciugatura possono sformare o addirittura restringere i nostri capi di abbigliamento preferiti: che fare allora?
Le nostre nonne la sapevano lunga: con 7 facili accorgimenti, possiamo comprimere i tempi sullo stendibiancheria, ritrovando in poche ore vestiti morbidi, profumati, e senza tracce di umidità!
Ben prima dell’esistenza degli smartphone, le nostre nonne conoscevano benissimo le virtù del semplice riso. Questo cereale assorbe l’umidità: per tale ragione, se il nostro cellulare cade in acqua gli esperti consigliano di immergerlo immediatamente in una ciotola di riso. Perché non impiegarlo dunque anche per scopi ancora più edificanti?
Ponendo un sacchetto in stoffa ricolmo di riso in un angolo della stanza riservata al bucato, l’umidità presente nell’aria verrà rapidamente assorbita, consentendo un’asciugatura più rapida di vestiti e tessuti appesi. Inoltre, cerchiamo di sistemare lo stendibiancheria accanto ad un calorifero, ad esempio un termosifone. La scelta della posizione si rivela infatti decisiva, per la buona riuscita del bucato. Se possibile, combiniamo anche l’azione di un deumidificatore: la sinergia tra esso e il calorifero asciugherà a tempi di record la biancheria bagnata. Un ulteriore espediente consiste nel doppiare la centrifuga: avviando un secondo ciclo al termine del lavaggio, elimineremo ulteriormente l’acqua dai vestiti. Attenzione, però: per capi particolarmente delicati, questo procedura potrebbe rivelarsi nociva, stressandoli e sformandoli al pari dell’asciugatrice.
Se non disponete di caloriferi, utilizzate in sostituzione un ventilatore: il riciclo di aria agevolerà comunque una rapida asciugatura. Restando in tema di areazione, ponete particolare attenzione alla stesura dei panni sullo stendibiancheria, mantenendo sufficiente spazio tra uno e l’altro, in modo da non sovrapporre i tessuti.
Stanze troppo umide e poco arieggiate, infine, sono da evitare. I vestiti possono infatti assorbire l’aria pesante, vanificando l’azione di ammorbidenti e profumatori.