Infarto | Segnali dal cuore: 5 sintomi che si manifestano fino ad un mese prima
È possibile prevenire episodi clinici acuti e pericolosi come l’infarto? Un recente ricerca ha sottolineato i 5 sintomi che lo precedono.
La modernità e uno stile di vita più complesso rispetto al passato hanno sicuramente impattato significativamente sui trascorsi clinici dell’individuo.
L’alta fruizione di cibi confezionati e industriali, spesso ricchi di grassi saturi e additivi, unitamente al consumo di bevande gassate e alcolici, possono influire sulle condizioni cardiovascolari, così come i ritmi frenetici e pressanti imposti dalla società.
Alcune patologie potenzialmente letali, come cancro, ictus ed infarti, rappresentano sicuramente piaghe estremamente diffuse, e sono definite, a ragione, malattie del benessere.
Un recente studio dell’American Heart Association ha evidenziato una lampante correlazione tra 5 sintomi che, anche ad un mese di distanza, possono precedere repentini episodi di infarto. Scopriamo quali sono i principali campanelli d’allarme da non sottovalutare.
Infarto: ecco i 5 alert più comuni
L’American Heart Association di Dallas ha preso in esame 567 uomini, di età compresa tra i 35 e i 65 anni, reduci da infarto, stilando in seguito l’elenco dei sintomi da essi condivisi prima dell’episodio acuto.
La ricerca ha documentato le 5 avvisaglie più frequenti dell’infarto: in alcuni casi, esse si sono manifestate fino a 4 settimane prima del ricovero in ospedale. Nella fattispecie, il report ha evidenziato episodi di vertigini, dolore toracico, palpitazioni cardiache, svenimenti ed insufficienze respiratorie. Il 56% dei soggetti analizzati ha denunciato sofferenza da compressione toracica, mentre il 13% ha riportato difficoltà respiratorie. Solo il 4% dei partecipanti al test hanno rilevato gli altri 3 sintomi, pur condividendoli in gran parte. La correlazione appare perciò evidente. Se ravvisate perciò episodi analoghi, e siete a conoscenza di eventuali predisposizioni genetiche, contattate tempestivamente il vostro medico di fiducia, che provvederà ad una valutazione professionale del vostro quadro clinico.
La prevenzione è in prima linea
La prevenzione gioca un ruolo fondamentale per scongiurare il rischio di infarto: di seguito alcuni consigli fondamentali per preservare la salute dell’apparato cardiovascolare. Al di là dei suggerimenti triti e ritriti, ma sempre validi, come smettere di fumare, adottare una dieta sana e praticare costante attività fisica, la Fondazione Umberto Veronesi ha effettuato un’illuminante scoperta.
Una recente ricerca ha evidenziato che il consumo di nutrienti specifici, come betacarotene, le vitamine E, B6, C, ed il magnesio rallentano sensibilmente l’aterosclerosi negli animali. Pertanto, lo studio ha evidenziato la possibilità tangibile che tali sostanze possano ridurre il rischio di infarto anche nell’essere umano. Come si suol dire: la salute passa anche e soprattutto dalla tavola, ed un’opportuna integrazione può sopperire a eventuali carenze nutrizionali.